Era previsto per oggi, come aveva annunciato lo stesso premier la scorsa settimana dopo l'ennesimo rinvio, ma è slittato di nuovo il tanto atteso Cdm dovrebbe dare l'ok al ddl sulla Buona Scuola targata Renzi e Giannini. Il consiglio dei ministri è stato rimandato a giovedì prossimo quando all'ordine del giorno ci sarà anche la questione Rai. Ma quel giorno la questione più spinosa sarà certamente quella della riforma della scuola. Il disegno di legge con i provvedimenti del Governo Renzi sull'istruzione sarebbe sostanzialmente quasi pronto ma richiederebbe ancora qualche limatura, secondo quanto trapela da Palazzo Chigi e dal Miur.

Il capitolo più delicato resta quello delle assunzioni degli insegnanti precari e i nodi da sciogliere riguarderebbero il numero dei docenti da assumere.

Buona Scuola, intoppo assunzioni docenti: Cdm del 10 marzo rinviato

Un nuovo incontro dovrebbe svolgersi oggi tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e il ministro dell'Istruzione università e ricerca Stefania Giannini. E' stato confermato da Palazzo Chigi che al Cdm di giovedì 12 marzo non arriverà nessun decreto legge, nemmeno sulle assunzioni dei docenti, ma un "maxi" disegno di legge con tutte le misure previste sulla Buona Scuola che metterà a dura prova il Parlamento, soprattutto in considerazione del fatto che si dovrebbe fare in tempo a concludere l'esame del ddl e ad approvarlo per la stabilizzazione dei precari già a settembre.

Renzi, a suo dire, sfida così il Parlamento, ma se i tempi del ddl non dovessero consentire di procedere con le assunzioni l'esecutivo sarebbe pronto a disporre un decreto legge con carattere d'urgenza, ha fatto sapere nei giorni scorsi il premier che ha invitato i gruppi parlamentari di opposizione a non fare ostruzionismo in aula.

Assunzioni docenti precari, sindacati sul 'piede di guerra' contro il Governo Renzi

Tuttavia, i problemi sulla riforma della scuola potrebbero sorgere anche all'interno della stessa maggioranza e dello stesso Partito democratico di Renzi, soprattutto per quanto riguarda la partita delle assunzioni su cui al momento ci sono tante promesse e poche certezze. I sindacati sono già sul "piede di guerra", hanno annunciato mobilitazioni, scioperi e proteste di insegnanti e personale Ata sia l'Anief che Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda per chiedere a gran voce all'esecutivo di mantenere le promesse sulle assunzioni dei precari a settembre 2015 e sul rinnovo del contratto.