Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, fa ancora una volta presente l'urgenza dell'affrontare la pluralità e la specificità delle vecchie e nuove povertà. Problema quello dei nuovi poveri che va affrontato con strumenti in grado di cogliere le varie peculiarità dei soggetti interessati. Si dichiara favorevole pertanto ad un reddito di cittadinanza, così come proposto dal M5S, nella fattispecie per quei cittadini che non hanno alcuna forma di assistenza né di sostegno economico.

Accanto a costoro, segnala sempre Damiano, vi sono poi coloro che pur avendo un reddito minimo da pensione, non ce la fanno ad arrivare a fine mese.

Per questi vanno ricercate misure e soluzioni che prevedano adeguate forme di indicizzazione dei loro assegni pensionistici o quanto meno ritoccati al rialzo, per consentire loro una vita quantomeno più dignitosa. Esiste poi, prosegue Damiano, una terza categoria di nuovi poveri che sono quelli che hanno perso o rinunciato al lavoro in età avanzata e che rincorrono l'età pensionistica senza giungere mai al traguardo.

Come affrontare simili situazioni? Cosa proporre a coloro che rincorrono la pensione e che vivono nell'indigenza senza alcun reddito da anni, da troppi anni? Occorre, sostiene sempre Cesare Damiano, ex cigiellino ed elemento di punta della minoranza del Partito democratico esperto in tematiche del lavoro, introdurre un criterio di flessibilità che consenta di uscire dal mondo del lavoro verso la pensione anticipatamente, così come egli stesso da più tempo va dicendo e proponendo.

"Soltanto con l'adozione di strumenti mirati e diversificati si può intervenire efficacemente nella attuale situazione dosando le risorse a disposizione e incidendo, in questo modo, sull'area della povertà", suggerisce Damiano. Già suggerisce. Ma a chi? Il ministro Poletti ha dichiarato che seppur in agenda del governo, il tema della riforma del sistema pensionistico vigente verrà affrontato non prima dell'estate e che le eventuali proposte di modifica saranno oggetto di riflessione e di dibattito con la presentazione della nuova legge di stabilità.

Questo vuol dire che le eventuali modifiche potranno essere operative solo a partire dal 2016. Damiano si dichiara pronto al confronto su questo tema con il governo e con il presidente dell'Inps. Intanto i pensionati e tutti coloro che vivono di stenti dovranno accontentarsi di ciò che hanno o, aggiungiamo noi, di ciò che non hanno.