L'anno 2015 porta altre novità nel settore del lavoro, come ad esempio le normative riguardanti le visite fiscali, in quanto sono state modificate sia per i lavoratori pubblici che privati. Oggi in questo articolo ci soffermeremo sulle ripercussioni che può andare incontro il dipendente, qualora risulti assente al controllo da parte del medico dell'Inps. Va ricordato che secondo la legge n.300 dell'anno 1970, la visita fiscale è un sopralluogo disposto dal datore di lavoro o dalla stessa INPS, per verificare la reale condizione di salute del salariato, non presente nel proprio luogo di lavoro.

INPS visite fiscali 2015: quali sono le sanzioni?

Ogni lavoratore pubblico o privato, nei giorni di malattia è obbligato ad osservare le ulteriori fasce orarie di reperibilità, che oltretutto consistono in 7 giorni su 7 incluse le giornate in cui non si lavora, come i prefestivi, i festivi e i fine settimana, presso il recapito in precedenza trasmesso alla direzione.

  • I lavoratori pubblici dovranno rendersi reperibili dalle ore: 09:00 alle ore: 13:00 e dalle ore: 15:00 alle ore: 18:00;

  • mentre i lavoratori privati dovranno attenersi ai seguenti orari, dalle ore: 10:00 alle ore: 12:00 e dalle ore: 17:00 alle ore: 20:00.

Va precisato che il dipendente potrà negare senza alcuna implicazione, l'accesso ai sanitari al di là delle ore di reperibilità stabilite dalla legge.

In linea di massima, la legge chiarisce che vengono ritenute assenze non giustificate da parte del lavoratore in caso di visita fiscale:

  • quando il dipendente dichiara di non aver sentito suonare il campanello;

  • laddove viene a mancare il nome del lavoratore sul citofono;

  • qualora il campanello o il citofono, fossero fuori uso;

  • non aver comunicato il cambio di domicilio;

  • compiere alcune commissioni attuabili in orari differenti.

Mentre l'impegno di reperibilità si declina nelle successive circostanze:

  • patologie gravi, le quali hanno l'esigenza di terapie tempestive;

  • malattie certificate e riconosciute lesioni traumatiche da causa violenta;

  • infortuni sul lavoro;

  • condizioni morbose riguardanti una situazione di handicap documentata;

  • maternità con il pericolo di parto prematuro.

Nell'ipotesi di assenza non giustificata nel corso della prima o sola visita fiscale, il dipendente non avrà diritto allo stipendio per ben dieci giorni. Nel caso che il lavoratore non sia reperibile anche nel secondo controllo fiscale, l'INPS andrà a sospendere mezzo salario accreditato per il seguente lasso di tempo consecutivo ai 10 giorni iniziali e sino alla fine della malattia. Mentre se l'assenza non giustificata si dovesse prolungare persino alla terza o altra visita, la stessa INPS bloccherà l'invio della retribuzione dal medesimo giorno in cui è stata dichiarata l'assenza. Se desiderate ulteriori aggiornamenti cliccate il tasto "Segui" in alto a destra.
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