Continua a segnare temperature elevatissime il termometro del dibattito riferito a pensione anticipata 2015 e Legge Fornero: a dominare la scena il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano e il leader della Lega Nord Matteo Salvini, due personaggi molto diversi che continuano a portare avanti una vera e propria battaglia contro la riforma varata dall'allora ministra del lavoro Esa Fornero. Se quella condotta da Damiano appare più come una 'guerra fredda' silente espressa con toni sempre pacati e quasi mai fuori le righe, il conflitto alimentato da Matteo Salvini ha più le sembianze di un durissimo scontro frontale che al momento però non produce né vinti né vincitori.

La maggior parte delle forze politiche, Elsa Fornero compresa, continuano infatti a trincerarsi dietro i benefici economici prodotti dalla stessa Legge Fornero, valutazioni queste che non tengono mai in debita considerazione le conseguenze sociali generate da uno dei provvedimenti più dibattuti e odiati dell'ultimo decennio. Le uniche tangibili proposte di riforma vengono comunque da Cesare Damiano, il solo a lanciare ipotesi concrete e attuabili nel medio periodo.

Pensione anticipata 2015 e Legge Fornero, Quota 62 e penalizzazioni: Damiano vs tutti, a Salvini risponde Scelta Civica

Parlando di pensione anticipata 2015 e Legge Fornero dobbiamo dunque dar conto delle dichiarazioni rilasciate dal presidente Damiano, che continua a proporre un riassetto dell'istituto basato sull'introduzione della Quota 62. L'idea è quella di concedere il pensionamento una volta raggiunti i 62 anni di età più 35 di contributi, con penalizzazioni crescenti al diminuire dell'età alla quale si opta per l'abbandono dell'impiego. Le penalizzazioni previste dal ddl Damiano vanno comunque dal 2 all'8% con un range di penalità fissato invece a 0 qualora si opti per l'uscita dal lavoro a quota 66 o 67 anni di età. In questi giorni riprenderà l'esame del provvedimento presso la Commissione Lavoro, ma in linea generale l'impressione è quella di un Damiano che predica nel deserto. Ad infastidire oltre modo l'ex ministro l'atteggiamento tenuto da Renzi, che continua a non entrare nel dibattito causando così una pericolosa stagnazione dell'intero processo di riforma.



Pensione anticipata 2015 e Legge Fornero paiono però al centro anche della lotta condotta da Matteo Salvini, leader della Lega Nord: 'Le proveremo tutte per abolire la riforma Fornero sulle Pensioni, ve lo garantisco. Non lasceremo nulla di intentato perché questa legge è una vigliaccata, una carognata, un'infamia da cancellare. Stiamo continuando a combattere'. Durissimo l'attacco di Salvini, cui ha fatto seguito qualche ora dopo la replica di Scelta Civica: 'Matteo Salvini - ha dichiarato il deputato Gianfranco Librandi - è segretario della Lega ma non sarà mai un vero leader politico italiano se continuerà ad evocare violenza e odio come ha appena fatto nei confronti di Elsa Fornero, non è l'atteggiamento giusto'. Scontri del genere non fanno di certo bene ad un dibattito che già di suo stenta a decollare, un contesto questo figlio in particolare del disinteresse del premier Renzi e dei paletti imposti dall'UE che continua a pressare l'Italia invitandola a non produrre manovre previdenziali economicamente onerose. Ci si augura comunque che la situazione possa presto sbloccarsi.