Inizia oggi, 16 marzo,l’ennesima settimana di discussioni sul tema della riforma Pensioni 2015:il governo Renzi è alle prese contante questioni sul tavolo. Pensionamentodei lavoratori precoci e prepensionamentodelle donne a 57 anni e 3 mesi, con l’auspicata proroga dell’Opzione Donna, continuano ad essere sul tavolomantenendo alta l’attenzione di migliaia di persone. Le ultime news vedono sostanzialmente la situazione in standby: daPalazzo Chigi non filtra nulla di definitivo con il Premier impegnato,apparentemente, su altri fronti. E’ il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti l’unico ‘attore’ dell’esecutivo che più volte èintervenuto sul tema prospettando diverse soluzioni.
Proroga opzionecontributivo donne al 2016, riforma pensioni lavoratori precoci: news 16 marzo 2015
Come è noto, è pronta per partire la class action del Comitato Opzione Donna contro l’INPS:le signore chiederanno al Tar del Lazio la cancellazione giudiziale di duecircolari del 2012 che hanno di fatto già chiuso i termini per maturare irequisiti per il prepensionamento. Ma si guarda già oltre: sia il M5S che il PDhanno chiesto al governo Renzi la proroga del regime sperimentale che,ricordiamo, scade il 31 dicembre 2015. A mantenere aperto il fronte è l’onorevoleGnecchi, deputata impegnata pressola Commissione Lavoro sul cantiere della previdenza. I promotori dellabattaglia per la proroga sostengonoche molte donne, nel caso il sistema contributivo puro venisse meno, sitroverebbero costrette a lavorare in alcuni casi anche per 10 anni: unasituazione che rischia di diventare pericolosa se si considera la crisioccupazionale che mette in grande difficoltà i lavoratori in età avanzata.
Capitolo lavoratoriprecoci: la riforma pensioni, searriverà, sarà messa a punto con la Legge di Stabilità 2016. La linea che il governo Renzi starebbe delineando èquella illustrata, seppur senza troppa enfasi ed in maniera molto vaga, dalMinistro Poletti: Welfare, e quindisostanzialmente un sussidio, per chi ha perso il lavoro in età avanzata(Poletti ha parlato di ‘decreto povertà’) e prestito pensionistico per chi è apochissimi anni dalla pensione. Si tratta essenzialmente della soluzione che “costa”meno ma che secondo molti, in primis per Cesare Damiano, non risolve affatto il problema. Cercheremo di capire neiprossimi giorni gli sviluppi.