Quali sono le ultime notizie in tema di riforma Pensioni? Oggi, 12 marzo 2015, cerchiamo di fare il punto sulle varie vicende aperte nel cantiere della previdenza: pensionamento precoci, proroga opzione contributivo donne ed esodati. Il governo Renzi, che tramite il ministro Poletti incontrerà i sindacati nei prossimi giorni, dovrà soprattutto far fronte alla richiesta di un ritorno alle quote: quota 100, quota 41 e pensione flessibile sono le varie soluzioni sostenute da Cesare Damiano, ormai referente della minoranza PD quando si parla di pensioni, e da CGIL, CISL e UIL.

Fa discutere, poi, l'ultimo intervento di ieri di Elsa Fornero che è tornata a parlare della spinosa questione degli esodati.

Riforma pensioni, il ritorno alle quote è la priorità: quota 100, quota 41 e pensione flessibile

Oggi alla Camera inizia l'analisi, in Commissione Lavoro, del Ddl Damiano sulle pensioni flessibili. Esso, unitamente alle altre proposte della quota 100 e della quota 41, mira a favorire il pensionamento anticipato soprattutto dei lavoratori precoci e di tutti coloro che, ormai prossimi all'età pensionabile, attendono di poter finalmente accedere alla pensione e lasciare spazio ai giovani, dopo una vita molto spesso piena di sacrifici. Difficile che dalla Camera arrivino novità sostanziali anche se seguiremo l'evolversi dei lavori.

Riforma pensioni: situazione proroga opzione contributivo donne ed esodati

Capitolo Opzione Donna: dando per scontata che la Class Action contro l'INPS partirà, registriamo in questi giorni l'intervento del M5S che, tramite la deputata Chiara Gagnarli, ha chiesto la proroga del regime sperimentale fino al 31 dicembre 2016.

In Commissione Lavoro, come ricordato qualche giorno fa dallo stesso Damiano, si è proposta anche l'estensione dell'opzione di contributivo puro per tutti ma, ad oggi, le possibilità che possa andare a buon fine paiono realisticamente poche.

Per quanto riguarda la vicenda degli esodati, abbiamo raccontato ieri del nuovo intervento di Elsa Fornero: esso non arriva a caso in quanto proprio in questi giorni è stata annunciata la settima salvaguardia.

Provvedimento che, a detta dell'onorevole Gnecchi, non sarà l'ultimo: ne serviranno probabilmente altri due per sistemare la situazione di circa 49 mila lavoratori stimati dai Comitati ancora come non salvaguardati.