E' ancora diffidente la Cgil di Susanna Camusso nei confronti del ministro del Lavoro Giuliano Poletti per quanto riguarda la riforma pensioni 2015 per l'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita verso la pensione anticipata. Sulle modifiche da fare alla legge Fornero "abbiamo sentito il ministro del Lavoro - ha detto ieri la leader della Cgil a margine di un incontro a Cerignola (Foggia) - dire che anche lui pensa che quella legge non vada bene. Gli abbiamo chiesto un incontro e speriamo - ha sottolineato la sindacalista diffidando delle promesse dell'esecutivo - che ci sia davvero".

Riforma pensioni, Camusso a Poletti: 'Spero davvero in confronto'

Il ministro Poletti ha già detto sì, due giorni fa in televisione, al tavolo di confronto auspicato dai sindacati, ma la data dell'incontro non è stata ancora stabilita. L'auspicio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, che hanno elaborato una piattaforma unitaria per la riforma Pensioni da sottoporre al confronto con il Governo Renzi, è che le promesse e le buone intenzioni si traducano in realtà. "Agli annunci di queste - ha ribadito la Camusso - ore seguano i fatti". Il segretario del sindacato rosso spera "soprattutto che quell'incontro determini il cambiamento di una legge - ha detto - che non solo fa tanto male alle persone, ma è una delle ragioni per cui i giovani hanno tante difficoltà a trovare un lavoro".

Pensione anticipata e lavoro ai giovani, pressing della Cgil

L'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata, infatti, consentirebbe di creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, soprattutto alla luce della nuovo contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs act che rende più facili le assunzioni ma anche i licenziamenti in particolare per i lavoratori neo assunti che non potranno beneficiare più delle tutele che erano previste dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

Sul fronte previdenziale le parti sociali insistono per una riforma strutturale a sé stante e non semplici ritocchi alla legge Fornero che "non è da considerare una riforma", ha detto ieri la Camusso. "Noi - ha evidenziato la dirigente sindacale - la consideriamo una pessima legge che ha determinato il peggioramento delle condizioni dei lavoratori e le conseguenze patite dagli esodati".

Esodati e non solo: al via censimento online del Senato

E a proposito di esodati, nel contesto degli studi sulla riforma pensioni anche per l'introduzione di più flessibilità per l'accesso alla previdenza, è partita ieri l'iniziativa del censimento online, sui siti web del Senato e dell'Inps, sia dei lavoratori rimasti senza lavoro e senza pensione con l'entrata in vigore della legge Fornero che aumentò l'età pensionabile e introdusse penalità sulle pensione anticipata, sia di quei lavoratori che hanno perso il lavoro in età avanzata, o che rischiano di perderlo non potendolo più ritrovare, per i quali dovrebbero essere proposte dalla commissione Lavoro del Senato nuove forme di pensionamento.

"La rilevazione è preziosa - ha sottolineato Annamaria Parente, capogruppo del Pd in commissione Lavoro a Palazzo Madama - anche sotto il profilo della flessibilità in uscita. La legge Fornero - ha proseguito la senatrice dem - non pone solo la questione degli esodati, ma anche quella di agevolare il pensionamento - ha sottolineato - di chi perde l'occupazione a pochi anni dalla pensione e di chi è disposto ad una decurtazione dell'assegno pur di non allungare il periodo di lavoro".