Non ci sta il presidente Inps Tito Boeri a fare il "gioco delle tre carte" sulla riforma Pensioni, il "gioco" che sembra voler fare il Governo Renzi per continuare a prendere tempo sulle modifiche alla legge Fornero. Con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che dichiara di dover mettere mano alla riforma previdenziale del Governo Monti condividendo le proposte dell'Inps su una maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata e nuovi tagli alle pensioni d'oro, salvo poi essere smentito il giorno dopo, già per la seconda volta in pochi giorni, dal nuovo commissario per la spending review Yoram Gutgeld, economista israeliano, deputato Pd e fidatissimo consigliere economico del premier Matteo Renzi.

Riforma pensioni e Inps, Boeri a Ballarò: proposta organica a giugno

"Ci sono delle persone - ha ribadito stasera il presidente dell'Inps intervistato da Massimo Giannini a Ballarò su Rai 3 - che hanno delle pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi versati. A mio giudizio - ha aggiunto Boeri parlando di nuovo dei tagli alle pensioni d'oro - c'è un problema di equità che andrebbe affrontato". Un'operazione di spending review sulle pensioni alte per trovare le risorse utili a contrastare la condizione di povertà in cui si ritrova di chi perde il lavoro senza aver maturato i requisiti previdenziali. "Si può chiedere a queste persone - ha detto Boeri parlando di chi ha ricevuto di più da quanto versato - di poter dare qualcosa per contrastare la povertà soprattutto nella fascia 55/65 anni".

Queste le proposte rilanciate stasera dal presidente dell'Inps in netto contrasto con quanto dichiarato oggi da Yoram Gutgeld. "La decisione politica è stata di non toccarle", ha detto il consigliere di Renzi parlando dei trattamenti previdenziali. "Le pensioni alte - ha aggiunto l'economista israeliano a Radio 24 - sono già in qualche modo tassate.

Quindi un intervento di equità". Perché operare nuovi tagli "significherebbe entrare sui livelli di pensioni medie, tipo da 90mila euro", ha spiegato Gutgeld sottolineando che "si è deciso politicamente di non farlo".

Previdenza e trasparenza, prime novità a maggio: ecco la busta arancione

Ma Boeri resta fermo sulle sue posizioni e ribadisce che entro giugno presenterà la "proposta organica" di riforma pensioni al governo che a quel punto sarà messo con le spalle al muro e sarà costretto in qualche modo a intervenire visto per non rischiare di far esplodere la "bomba sociale".

Nel frattempo, mentre i sindacati restano sul piede di guerra contro l'esecutivo, è già partita l'operazione trasparenza dell'Inps, già dal primo maggio partirà intanto anche la busta arancione per chi non usa internet, mentre per chi usa il web è possibile online fare le simulazioni sulla pensione. "Dal primo maggio - ha annunciato il presidente dell'Inps a Ballarò su Rai 3 - daremo la possibilità ai lavoratori italiani di poter sapere quali saranno le loro pensioni future". Boeri ha spiegato che i lavoratori italiani avranno così la possibilità di poter calcolare l'ammontare delle loro pensioni, quali le conseguenze avranno sulla base delle diverse date scelte per l'accesso al pensionamento, e potranno anche modificare le retribuzioni e i contributi previdenziali versati e capire quali effetti ci saranno sui loro trattamenti previdenziali.