Continua senza sosta il dibattito in tema di riforma pensioni 2015 e prepensionamento: le news aggiornate ad oggi 16/03 vedono come protagonista ancora una volta il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che oltre ad aver ribadito la strada che va intrapresa in vista dell'iter di riassetto della previdenza si è scagliato contro Matteo Renzi, definendolo 'il problema' che al momento impedisce il fiorire di proposte e manovre quanto più possibili ampie e onnicomprensive. A fargli eco il presidente INPS Tito Boeri, che ormai da settimane insiste nel proporre una manovra che conduca al taglio delle Pensioni d'oro al di sopra dei 3000 euro al mese.

Nonostante la maggior parte degli attori politici paia dunque impegnata nel mettere a punto ipotesi e proposte di legge (pensiamo a Idv, M5S, Pd e Lega Nord) la situazione non si sblocca, con l'atteggiamento del premier Renzi che certo non aiuta in vista dell'effettuazione di un percorso comunque complesso da mettere a punto. E' tuttavia prevista per domani in Commissione Lavoro la ripresa dei lavori di riesame del ddl Damiano.

Riforma pensioni 2015 e prepensionamento, news oggi 16/03: Damiano e Boeri, si parla di 'problema Renzi' ma la situazione potrebbe sbloccarsi già domani

Come accennato in apertura, le ultime news su riforma pensioni 2015 e prepensionamento aggiornate ad oggi 16 marzo si concentrano sulle dichiarazioni rilasciate da Cesare Damiano: 'La nostra proposta è basata sulla logica che chi va in pensione prima paga pegno. Il problema dei giovani non sta nella quantità di contributi ma sul fatto di versarli in modo continuativo, senza buchi legati ai licenziamenti o ai contratti a termine. E' qui che bisogna intervenire per garantire una pensione più dignitosa […] Non credo che esista un problema Poletti, semmai esiste un problema Renzi'. Duro e deciso, l'attacco condotto dall'ex ministro verte comunque sul disegno di legge depositato ormai da mesi presso la Camera dei Deputati: il cosiddetto ddl Damiano prevede penalità decrescenti dal 2 all'8% per chi accede al pensionamento in un'età compresa tra i 62 e i 65 anni, con penalizzazioni invece azzerate per chi abbandona l'impiego a quota 66 o 67 anni. Un'ipotesi questa che verrà riesaminata a partire da domani presso la Commissione Lavoro della Camera dei deputati con la speranza che la situazione possa finalmente sbloccarsi.



Le ultime notizie su riforma pensioni 2015 e prepensionamento aggiornate ad oggi 16/03 riguardano però anche il contributo offerto dal presidente INPS Tito Boeri, che continua a proporre un taglio delle pensioni d'oro. Il disegno Boeri porterebbe ad un risparmio di oltre 1 miliardo di euro l'anno, ma il problema sta tutto nella configurazione di un disegno di legge che non risulti incostituzionale come già accaduto in passato, quando fu proprio la Consulta a stoppare l'iter legislativo connesso ad una norma taglia pensioni. Nessuna ipotesi o proposta può tuttavia 'guadagnare terreno' in un contesto dominato dall'assoluta indifferenza del premier Renzi, che tende ancora a non esprimersi in merito alle posizioni palesate da forze politiche e parti sociali. Un atteggiamento questo che il premier non potrà comunque tenere all'infinito. Staremo a vedere.