Ecco le ultime novità che arrivano per quanto riguarda la delicata questione della riforma delle pensioni del nostro paese. Come sappiamo infatti quasi tutti ormai all'interno del mondo politico, sono d'accordo sul fatto che la legge Fornero, che dal 2011 regola questo settore, vada corretta e resa più flessibile in uscita. Ovviamente ciò su cui al momento non tutti sono d'accordo sono le soluzioni proposte. Nelle ultime ore fa molto discutere la proposta che arriva dalla Lega Nord del segretario Matteo Salvini. La proposta in questione prevede un vero e proprio ripensamento dell'attuale sistema pensionistico italiano.

Questa proposta ricalca in un certo qual modo la proposta della cosiddetta Flax Tax, cioè l'imposta ad aliquota unica.

Riforma pensioni: la proposta di Salvini

Nelle idee della Lega vi sarebbe un unico importo per tutti gli assegni pensionistici, a prescindere dal reddito avuto nel corso della propria vita lavorativa. Per la Lega il sistema delle Pensioni va quindi riformato prevedendo un unico assegno da mille euro per 14 mensilità uguale per tutti. In questa maniera si risolverebbe il problema di trovare le risorse, in quanto queste arriverebbero direttamente dal risparmio che deriverebbe dal non dover più pagare assegni pensionistici con cifre molto elevate, le cosiddette pensioni d'oro.

La proposta è stata spiegata dal leghista Armando Siri che ha pure precisato che comunque sarebbe salvaguardato il criterio della progressività. Nel senso cioè che l'importo di mille euro sarebbe il minimo previsto ma questo comunque potrebbe variare in base all'anzianità e ai contributi versati.

La proposta ha attirato le simpatie di molti che vedrebbero di buon occhio un sistema di questo tipo, che probabilmente sarebbe considerato come più "democratico" rispetto a quello attuale.

Nel frattempo la Lega non abbandona la sua battaglia per la cancellazione della Riforma Fornero. Matteo Salvini infatti chiede al più presto il superamento di questa legge per risolvere i problemi sociali che altrimenti a breve potrebbero arrivare. Dello stesso avviso di Salvini anche i rappresentanti dei principali sindacati con in testa Landini leader della Fiom.