"La trattativa per cambiare la legge Fornero va riaperta": lo ha detto oggi il segretario della Fiom, Maurizio Landini, leader della nuova Coalizione Sociale, durante una conferenza stampa convocata per presentare la manifestazione nazionale contro il Jobs act e per la riforma Pensioni promossa per sabato 28 marzo a Roma dal sindacato dei metalmeccanici della Cgil.
Riforma pensioni e Jobs act, mobilitazione della Fiom Cgil
La Fiom-Cgil, va ricordato, è in polemica con la "casa madre" del sindacato, la Cgil guidata dal segretario generale Susanna Camusso che non ha per niente gradito la fuga in avanti di Landini che ha lanciato la nuova Coalizione Sociale e la manifestazione del 28 marzo in solitaria e senza il "benestare" della Cgil che intende muoversi unitariamente con la Cisl di Annamaria Furlan e la Uil di Carmelo Barbagallo dopo le divisioni dei mesi scorsi.
Ma l'obiettivo da raggiungere è uguale, la modifica della legge Fornero verso nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata.
Landini: 'Età pensionabile da ridurre drasticamente'
"Serve una riduzione drastica dell'età pensionabile", ha ribadito oggi Landini in conferenza stampa. Anche secondo il segretario della Fiom "l'età di uscita senza penalizzazioni per noi - ha sottolineato il sindacalista - deve essere 60-62 anni. A partire dai lavori più pesanti che esistono perché - ha spiegato - l'aspettativa di vita non è uguale per tutti, ma è legata al lavoro che si fa". Per questo Landini ritiene l'adguamento degli assegni pensionistici alle speranze di vita rilevate dall'Istat - che hanno fatto slittare ulteriormente di diversi mesi il raggiungimento dei requisiti anagrafici per avere alla pensione anticipata o alla pensione anticipata - "un'ingiustizia gravissima".
Referendum contro il Jobs act di Renzi e Poletti
La battaglia è anche contro la nuova riforma del lavoro firmata da Renzi e Poletti. Con la manifestazione del 28 marzo, ha spiegato Landini, verrà chiesto di "fermare l'applicazione del Jobs act". Il segretario Fiom non esclude la possibilità di proporre un referendum popolare per chiedere l'abolizione del Jobs act.
Secondo le previsioni della Fiom quella di sabato prossimo sarà una "manifestazione molto partecipata", ha detto il segretario organizzativo Enzo Masini secondo il quale "sta crescendo" il consenso attorno alla mobilitazione contro il Governo Renzi. L'esecutivo, da parte sua, attraverso il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ha ribadito la volontà di voler modificare la legge Fornero riconoscendone i problemi provocati sul piano sociale, ma ha difficoltà a intervenire in questo momento per mancanza di coperture finanziarie.
Per questo l'Inps ha già avviato il lavoro per fare bene i conti ed entro giugno, così come promesso dal presidente Tito Boeri, dovrebbe arrivare una "proposta organica" di riforma del sistema previdenziale. Nel frattempo continua il pressing dei sindacati.