L'Area Riformista del Pd che fa riferimento a Pierluigi Bersani ha tra i suoi principali obiettivi le modifiche alla riforma Pensioni Fornero verso nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata. Lo ha ribadito ieri il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano che già aveva chiesto direttamente al premier Matteo Renzi di affrontare la questione previdenziale in un confronto interno al partito, confronto che non è ancora arrivato così come quello tra l'esecutivo e i sindacati ancora in attesa di una convocazione da parte del ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Pensioni, modificare la legge Fornero l'obiettivo dell'Area Riformista del Pd

L'Area Riformista del Pd, una delle diverse anime della minoranza del partito di Renzi, incalza l'esecutivo ma esclude ogni ipotesi di rottura tra i democratici. "Io credo che la strada giusta - ha detto ieri Damiano in un'intervista pubblicata sul Garantista - sia quella che sta percorrendo Area Riformista, ovvero - ha spiegato - il dialogo con il governo per cercare di correggerne l'azione". "La nostra strategia dialogante - ha proseguito l'ex ministro del Lavoro - ha già portato a risultati positivi sul Jobs Act, dove abbiamo scongiurato - ha sottolineato - che passassero norme volute dalla destra come il licenziamento per scarso rendimento o il controllo dei lavoratori a distanza, come sulla riforma costituzionale e quella elettorale.

Con il medesimo approccio - ha spiegato Damiano - ora vogliamo cercare di correggere anche la riforma delle pensioni targata Fornero".

Non a caso, proprio per dare un'accelerata alla riforma pensioni 2015, il presidente della commissione Lavoro ha fatto ripartire l'esame del ddl per la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalità sul trattamento previdenziale, proposta di legge che è stata subito abbinata ad altri dieci ddl per il pensionamento delle donne, per la soluzione Quota 100 e per l'estensione dell'Opzione contributivo donna in vista di un testo unificato sulla previdenza da presentare entro l'estate.

Renzi e Poletti sono stati muti e non hanno commentato l'iniziativa parlamentare che certamente mette in "imbarazzo" il governo che da mesi promette sostanzialmente le stesse cose senza però passare ai fatti. Così in soccorso di Renzi è arrivato il presidente dell'Inps Tito Boeri annunciando in tv una "proposta organica" di riforma del sistema previdenziale che sarà presentata dall'Inps entro giugno.

Anticipata a 62 anni con leggere penalizzazioni, ddl alla Camera

Ma i sindacati e la minoranza del Pd ritengono necessario procedere celermente e incalzano il governo. "Penso all'introduzione nel sistema di elementi di flessibilità - ha ribadito Damiano nell'intervista rilasciata al quotidiano diretto da Piero Sansonetti - che permettano a chi ha 62 anni di anzianità e 35 di contributi di accedere alla pensione con una leggera penalizzazione. Così come ritengo che sia giusto - ha aggiunto il parlamentare - che chi ha 41 anni di servizio alle spalle, indipendentemente dall'età anagrafica, possa lasciare il lavoro". "Se continuiamo con le attuali normative - ha evidenziato Damiano sollecitando al governo le modifiche alla legge Fornero - avremo fabbriche piene di settantenni, cosa che tra l'altro ostacola i giovani nell'ingresso del mondo del lavoro".