Pensione anticipata per tutti ma dal 2016: è la nuova promessa di oggi (martedì 3 marzo) del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti mentre si fa sempre più rovente il dibattito sulla riforma pensioni, con i sindacati e la minoranza Pd sul "piede di guerra" contro il Governo Renzi. Il ministro Poletti, del Partito democratico, è tornato a ribadire la necessità di intervenire sul sistema previdenziale, visti i disastrosi effetti dalle riforma Pensioni Fornero, per fare in modo di rendere più flessibile l'uscita dal lavoro verso la pensione anticipata.

Riforma pensioni, Poletti: 'Più flessibilità in uscita in Legge Stabilità 2016'

Come sempre, Poletti ha spiegato oggi durante una conferenza stampa all'Inail che bisognerà partire dalla situazioni delicati ma assicurato che le modifiche alla legge Fornero che innalzò l'età pensionabile e introdusse penalità su prepensionamenti "coinciderà con la legge di stabilità" del 2016 e quindi, ancora una volta, in un contesto finanziario, come avvenne nel 2011 con la riforma previdenziale del Governo Monti, e soprattutto in un quadro di tenuta dei conti pubblici, ragion per cui i problemi che si stanno incontrando adesso sulle coperture finanziarie si potrebbero ripresentare anche il prossimo anno.

L'esponente del Governo Renzi ha ribadito che prima di mettere mano a una legge così delicata dal punto di vista finanziario occorre riflettere bene e "parlare con misura senza - ha sottolineato Poletti - alimentare aspettative". Tuttavia il ministro del Lavoro conferma l'impegno dell'esecutivo sulla vicenda esodati: "O si adotta un ammortizzatore specifico - ha spiegato - o si individua una modalità ponte per andare in pensione".

Riforma pensioni e Inps, Boeri: 'Uscite anticipate con assegni più leggeri'

E a sollecitare nuove forme di pensione anticipata, non solo i sindacati Cgil, Cisl e Uil e la minoranza del Partito democratico, anche e soprattutto il nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri, molto critico nei confronti della riforma pensioni Fornero.

L'economista bocconiano chiamato dal premier Matteo Renzi a guidare l'Istituto nazionale per la previdenza sociale ha rilanciato oggi dalla pagine del Corriere della Sera la proposta di una "età flessibile per le pensioni" per consentire l'uscita in anticipo dal lavoro ma percependo un assegno previdenziale proporzionalmente più leggero. "E' chiaro che usando il calcolo contributivo - ha ribadito il presidente Inps al Corsera - si potrebbero introdurre forme di flessibilità".