Non è tutto oro quello che luccica: dopo le novità del 10 marzo, al momento il Governo Renzi non si è ancora mosso sulla riforma Pensioni, ovvero su pensione anticipata, prepensionamento e Quota 100. Le diverse proposte del Presidente dell'Inps Tito Boeri, confermate poi anche dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sembrano per ora esser state snobbate completamente dell'attuale Governo e, a quanto pare, tali decisioni verranno prese sul serio solo con la prossima legge di stabilità. A tal proposito, non è ancora chiaro come il governo Renzi intenda procedere in futuro, ma da quanto affermato da Poletti le intenzioni sarebbero già in programma, a patto che non si facciano errori del passato, a costo di dover attuare alcune modifiche anche al Jobs Act.
IPOTESI SU PENSIONE ANTICIPATA, PREPENSIONAMENTO E QUOTA 100
Le ipotesi su pensione anticipata, prepensionamento e Quota 100 sono molte, ma quelle a cui il governo Renzi potrebbe aprire la strada sono sostanzialmente tre: la prima sarebbe il prestito pensionistico, la seconda includerebbe le uscite a partire da 62 anni e 35 di contributi con una decurtazione massima dell'8%, mentre la terza sarebbe la quota 100. Sulla prima ipotesi ci potrebbero essere però alcuni scontri da sostenere con i sindacati e la minoranza Pd, in quanto secondo anche Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, i lavoratori che dovrebbero percepire il prestito pensionistico non sarebbero pienamente soddisfatti per il compenso ricevuto dopo una lunga vita lavorativa.
Sulle altre due ipotesi, invece, pare che siano tutti in accordo, con riserva. L'estensione dell'opzione contributiva a tutti i lavoratori con calcolo interamente contributivo, non sembra essere invece una soluzione molto votata, soprattutto perché se tale ipotesi venisse messa in atto, ai lavoratori verrebbe consentito di uscire anticipatamente (57 anni e 35 di contributi) e dovrebbero accettare un assegno ridotto ad oltre il 30%, e sicuramente potrebbero nascere molte proteste in merito. Certamente le proposte non mancano, bisogna solo concretizzare.