"Ora al lavoro per i provvedimenti su Scuola e banda ultralarga #lavoltabuona". Così il premier e segretario del Pd Matteo Renzi commenta oggi su Twitter le buone notizie che arrivano dall'Istat sul calo della disoccupazione anche grazie agli effetti del Jobs act. "Più 130.000 posti di lavoro nel 2014, bene ma non basta", ha sottolineato il presidente del Consiglio alla vigilia del consiglio dei ministri di martedì 3 marzo che dovrà varare il pacchetto Buona scuola che prevede, tra l'altro, le nuove assunzioni di 180.000 docenti precari ma anche di nuovi insegnanti, novità su scatti di stipendio legati al merito e sulla formazione per il personale Ata.

Buona scuola dopo il Jobs act, Renzi: 'La volta buona'

Non sono previsti provvedimenti risolutivi del problema del pensionamento degli insegnanti Quota 96 gravemente sfavoriti dalla riforma pensioni Fornero. Restano appesi sul filo del rasoio i possibili sgravi fiscali per chi sceglie le scuole paritarie su cui si è aperto lo scontro nella maggioranza del Governo Renzi e nel Pd, con la minoranza che ancora una volta non si trova d'accordo con la maggioranza dei renziani, così come sta avvenendo anche sui decreti attuativi Jobs act e la riforma delle pensioni, mentre il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, che oggi sulla scuola ha convocato una conferenza stampa, insistono per gli interventi a favore delle scuole private.

Buona scuola, Bianchi: 'Detrazioni fiscali nostra priorità'

"La libertà di scegliere la scuola per i propri figli, dando la possibilità di detrarre le rette scolastiche, è un principio che da sempre il Nuovo centrodestra sostiene", ha dichiarato il vicecapogruppo di Area popolare (Ncd-Udc) alla Camera dei Deputati, Dorina Bianchi.

"Bisogna insistere e andare avanti - ha aggiunto la parlamentare - sul supporto alle scuole paritarie, per dare seguito a quanto prevede la Costituzione e per metterci in linea con tutta l'Europa". La misura, ancora in dubbio, che prevede nuovi sgravi fiscali per le scuole private è la priorità che per i cattolici al governo.

"Detrazioni fiscali per i genitori che iscrivono i propri figli alle scuole paritarie, questa - ha sottolineato Dorina Bianchi - è la nostra priorità, come sostenuto al governo - ha aggiunto la deputata - dal sottosegretario Toccafondi". In attesa del consiglio dei ministri di martedì 3 marzo, decisivo per le misure sulla scuola contenute in un disegno di legge delega e in un decreto legge che dovrebbero essere varati domani, il vicecapogruppo di Area popolare, sottolineata che il sostegno alle scuole paritarie non riguarda solo le scuole private cattoliche ma le scuole dell'infanzia.

Riforma scuola, Binetti: 'Governo sostenga le paritarie'

Dello stesso avviso la collega parlamentare di Area popolare Paola Binetti.

"Il Presidente Renzi - ha detto alla vigilia del tanto atteso consiglio dei ministri del 3 marzo - può mostrare nei fatti di credere alla esperienza di un governo che sia davvero di larghe intese capace - ha proseguito - di fare riforme guardando al diritto delle famiglie di presidiare la formazione dei figli. O può cedere - ha aggiunto polemicamente la Binetti - a quella componente del Partito democratico ancora legata a vecchi e stanchi pregiudizi che fanno dell'Italia il fanalino di coda dell'Europa. Ci auguriamo - ha aggiunto la parlamentare di Area popolare - che domani prevalga la prima ipotesi a vantaggio della scuola statale e delle scuole paritarie, che altrimenti - ha evidenziato - non sarebbero affatto paritarie".