Nuove assunzioni di insegnanti precari e di nuovi docenti, novità su formazione personale Ata e su scatti di stipendio, possibili detrazioni fiscali per chi sceglie le scuole paritarie. La riforma della scuola del Governo Renzi sta finalmente per arrivare. Oggi il premier e il ministro dell'Istruzione università e ricerca Stefania Giannini, con i tecnici di Palazzo Chigi, definiranno gli ultimi dettagli del pacchetto Buona Scuola che domani, martedì 3 marzo, approderà in consiglio dei ministri con diversi provvedimenti importanti inseriti sia in un decreto legge che in un disegno di legge delega.
Riforma Buona Scuola: nuove assunzioni, scatti di stipendio, detrazioni fiscali
Ieri, intanto, un appello accorato per il "pluralismo e la libertà d'educazione" è stato lanciato all'esecutivo da 44 parlamentari di diversi partiti della maggioranza (Partito democratico, Nuovo centrodestra, Scelta civica, Per l'Italia). L'appello, pubblicato su L'Avvenire, tradotto in altri termini, è una proposta a sostegno delle scuole paritarie. Tra le possibili misure del pacchetto Buona Scuola allo studio del governo c'è, in effetti, anche la proposta di nuove detrazioni fiscali delle rette scolastiche per i genitori che per i loro figli scelgono scuole private. Per chi non ha la possibilità di beneficiare degli sgravi fiscali perché non raggiunge il reddito sufficiente, come gli incapienti, l'esecutivo ipotizza la soluzione voucher.
Ma aldilà delle intenzioni il nodo da sciogliere resta quello delle coperture finanziarie che non sembra facile individuare, si delineerebbe anche la possibile introduzione progressiva delle detrazioni sulle rette scolastiche. Per questo, tramite il giornale dei vescovi, ieri è arrivato l'appello di 44 parlamentari a prima firma di Gian Luigi Gigli (Per l'Italia-Cd): chiedono misure specifiche per le scuole paritarie che "garantiscono - affermano i parlamentari firmatari dell'appello - un evidente risparmio per la finanza pubblica".
Viene sollecitata l'individuazione delle risorse necessarie a introdurre detrazioni fiscali e buoni scuola per incapienti che rappresenterebbero il "primo significativo passo verso una soluzione di tipo europeo".
All'appello ha replicato l'Unione degli Studenti annunciando nuove proteste. "La lettera dei parlamentari è vergognosa", si legge in un comunicato stampa.
"Siamo pronti a dare battaglia - avvertono gli studenti - qualora le loro idee venissero prese realmente in considerazione". In ogni caso la vicenda approderà all'esame del consiglio dei ministri che si prepara a varare un corposo pacchetto di misure sulla scuola, anche se non sono previste novità per il pensionamento degli insegnanti Quota 96 "bastonati" dalla riforma pensioni Fornero così come i lavoratori esodati e anche loro in attesa di risposte definitive.
Il capitolo più importante della riforma Buona Scuola, su cui si attendono buone notizie dal Cdm di martedì 3 marzo, è senza dubbio quello sulle assunzioni che dovrebbero arrivare a coprire fino a 180.000 posti, considerando sia la stabilizzazione dei docenti precari a settembre 2015 e gli ingressi di nuovi insegnanti con il nuovo concorso della scuola che è già stato annunciato.
Altra questione importante e molto cara al premier Matteo Renzi è quella che riguarda la formazione del personale Ata; nel frattempo saranno modificati anche agli scatti di stipendio dei docenti per i quali sarà decisamente prevalente, rispetto all'anzianità, la componente del merito.