Il Ddl Scuola 2015 fortemente attaccato dalla maggior parte dei docenti e difeso da una piccola categoria, tra le sue proposte include anche una rivoluzione sul modo di assumere i docenti di domani. Qualche giorno fa (23 aprile), Il Fatto Quotidiano ha svelato alcuni contenuti della seconda parte del DDL, che riguardano i metodi pensati per lì'accesso alla professione di insegnante. Naturalmente, si tratta solo di proposte del PD, che ancora vanno discusse e approvate. Ma vediamo in cosa consistono.

Diventare docenti: ecco le proposte nel DDL scuola

La linea di pensiero del DDL scuola 2015 prevede la cancellazione del Tfa e delle lauree abilitanti. Per poter diventare insegnanti bisognerà affrontare un concorso, in cui è prevista anche la formazione, che permetterà poi di ottenere la cattedra definitiva. La proposta di legge, pensata dalle deputate Malpezzi e Ghizzoni, ha l'obiettivo di creare un solo percorso che includa sia formazione che reclutamento. La cadenza del concorso sarà annuale. I test saranno a numero chiuso e apriranno la strada ad un percorso di tre anni di formazione e apprendistato. Nel corso del primo anno si frequenterà un corso simile all'attuale TFA, mentre nei due successivi si farà apprendistato (retribuito e valido per i calcoli pensionistici) nelle scuole con l'affiancamento di un tutor.

Principalmente si tratterà di supplenze brevi. Dopo la valutazione finale del dirigente scolastico, il docente potrà ottenere la cattedra. Non si sa ancora con esattezza quale sarà la posizione degli idonei al concorso 2012 e dei docenti delle Graduatorie d'istituto con 36 mesi di servizio, ma pare che l'intenzione sia di dar loro dei posti riservati e alcune agevolazioni.

Ad ogni modo, è tutto da confermare e vedere.

Non tutti d'accordo con la proposta del PD

Ma questa proposta non piace a tutti. Molti preferirebbero conservare il metodo di reclutamento attuale, con l'abilitazione teorica e il concorso in un secondo momento. Se questo emendamento venisse approvato, con o senza modifiche, l'esecutivo avrebbe poi diciotto mesi di tempo per rendere operativo il nuovo sistema di reclutamento.