La formazione dei docenti è uno dei punti cardine della riforma della Scuola 2015, prevista nel DDL che in questo momento si trova all'esame del Parlamento. Se il testo non verrà modificato, la formazione di docenti in servizio e neoassunti, personale ATA e dirigenti scolastici, diventerà strutturale e obbligatoria. Chi deve essere assunto sarà nelle mani del dirigente scolastico, che effettuerà le sue valutazioni sulla base dell'istruttoria rilasciata da un tutor (che forse sarà retribuito) e poi, come ha detto il ministro Giannini parlando di questo ruolo, renderà conto ad un organo superiore.

Se il docente dovesse essere bocciato, non potrà ripetere l'anno di prova.

DDL scuola e corsi di formazione

Il corso di formazione per i neoassunti prevede 50 ore di impegno, suddivise probabilmente in questo modo: formazione online (20 ore), incontri organizzati (5 ore in gruppi composti al massimo da duecentocinquanta insegnanti), peer to peer (10 ore tra autoformazione e affiancamento di un tutor per un confronto tra docenti), laboratori formativi (12 ore tra approfondimenti di gruppo e autoformazione) e 20 ore di formazione online. Il corso di formazione per i docenti che sono già in servizio sarà sempre di 50 ore e si svolgerà ogni tre anni, tramite decreto del Miur.

La formazione non potrà essere svolta in orario di lavoro (sarà extracurriculare) e non prevede retribuzione. In altre parole è interamente a carico del docente. Gli insegnanti che in classe hanno alunni BES o certificati, sono obbligati ad un corso formativo di 20 ore. Queste si aggiungeranno alle 50 ore della formazione prevista per tutti, diventando così ben 70 ore.

Naturalmente tutte non retribuite. Sembra inoltre, secondo quanto riferisce il sito OrizzonteScuola, che potrebbe essere attivata una piattaforma online dedicata alla community dei docenti innovatori, allo scopo di condividere esperienze e raccogliere documentazione per la didattica. Corsi di formazione sono previsti anche per i dirigenti scolastici e il Personale ATA.