Il percorso del Ddl è giunto a metà del suo cammino con la fine delle audizioni in VII Commissione Cultura della Camera. Come hanno commentato i parlamentari del M5S questa maratona di tre giorni è sembrata di più un tritacarne mentre, stando a sentire il parere della neo relatrice Maria Coscia, questo Ddl verrà analizzato anche in base alle richieste emerse in questa tornata di consultazioni, rimanendo però fermo il punto che questo piano straordinario di assunzioni sia collegato a doppio filo con l'impianto generale del provvedimento. Lo riporta tecnicadellascuola.it nella rassegna stampa di questa mattina dove si sottolinea la parte in cui le opposizioni mostrano la loro intenzione di richiedere lo stralcio del capitolo che riguarda i docenti precari.
Non si conoscono ancora gli emendamenti relativi al personale ATA della scuola che sembra essere stato dimenticato.
Le pressionidelle opposizioniTempi assolutamente stretti quelli rimasti per l'approvazione del DdlScuola. Da martedì partirà la discussione in VIICommissione Cultura alla Camera per esaminare gliemendamenti, il cui termine ultimo di presentazione resta fissato persabato 18 aprile. Il Pd pare fermo sulle sue posizioni di nonmodificare il provvedimento anche se emergono aperture per nellequali le opposizioni tentano di far breccia per giungere ad undecreto che assicuri il turn over e rimandi la questione docentiprecari a dopo l'estate. Il Capo gruppo di Sel Giancarlo Giordanopresenterà alla presidente della Camera Boldrini tutte leperplessità in merito ad un Ddl dove sono troppe le 17 deleghecontenute nell'art.
21. Un emendamento al riguardo è già pronto peressere presentato in sede di discussione parlamentare. L'on AnnalisaPannarale conferma l'intenzione di Sel di ottenerne lo stralcio.
Risorse aggiuntive in arrivo
Sul Sole 24Ore viene riportato un commento di Renzi a margine del DEF in base al quale viene spostata al futuro la decisione circa l'impiego di risorse aggiuntive.
Dal cilindro sbuca un tesoretto di 1,5 miliardi che se è vero che non si sa come sarà impiegato altrettanto vero è che non si può escludere che una parte possa essere impiegata nella riforma della scuola. Ne parla anche il Corriere della Sera che approfondisce la questione riprendendo le proposte del popolo della rete. E' stato creato un hashtag chiamato #bonusdef in cui confluiscono i suggerimenti degli utenti tra cui l'impiego delle risorse per gli asili nido, per il sostegno alla maternità e per la scuola in genere.