Parte oggi in VII Commissione Cultura alla Camera dei Deputati una tre giorni di audizioni sul Ddl Scuola che la maggioranza parlamentare vuole condurre rapidamente per passare all'approvazione finale della legge entro maggio. Tecnicadellascuola.it riprende le dichiarazioni del presidente della commissione istruzione alla Camera, il senatore del Pd Andrea Marcucci, il quale mostra ottimismo circa il rispetto dei tempi auspicato dal premier Renzi. Ma i tempi di approvazione sono molto stretti anche in considerazione del fitto calendario delle audizioni che oggi ospita l'intervento delle associazioni di docenti e sindacati.

Si contano in tutto 70 proposte da vagliare e nel mentre rimane aperta la questione degli esclusi, con la querelle idonei del concorso del 2012 pronti ad adire le vie legali, come si legge su un articolo pubblicato il 3 aprile da L'Espresso a firma di Roberta Carlini.

Gli appuntamenti in agenda

La tre giorni per le audizioni in VII Commissione Cultura oggi prende avvio alle 9.30 con le categorie dei docenti. Subito dopo la pausa pranzo sarà la volta delle sigle sindacali che non mancheranno di dare un monito all'esecutivo circa il rispetto della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 26 novembre. Nella giornata successiva toccherà ad altri enti di categoria e fondazioni varie, tra cui il Comitato istituzionale paritetico per la minoranza slovena.

Sfileranno davanti alla Commissione anche i dirigenti scolastici e i rappresentanti delle scuole paritarie. Si chiuderà giovedì con gli interventi di Ape ed altre scuole autonome.

La spada di Damocle dei ricorsi in tribunale

Sui tavoli dei legali sono già pronti i ricorsi degli idonei del concorsone di Monti del 2012, riporta L'Espresso.

A loro e a tutti i docenti della II fascia delle Graduatorie di Istituto poco importano le dichiarazioni della senatrice Francesca Puglisi, per le quali la colpa della frammentazione condotta in vent'anni di storia della riforma della scuola non è addebitabile all'esecutivo a guida Renzi, salvo aprire alla possibilità di rivedere l'articolo 12 del Ddl.

Tredici anni di mala gestione hanno lasciato in eredità a questo governo una intricatissima matassa da sbrogliare. Si sottolinea in particolare che le scuole sono andate avanti in questo periodo storico non già esclusivamente agli iscritti delle Gae (Graduatorie ad esaurimento chiuse dal 2007), bensì da un contingente di oltre 100 mila precari che hanno supplito alle rinunce dei primi che, stanchi dei ritardi dei vari governi che avrebbero dovuto immetterli in ruolo, avevano trovato nel frattempo altre soluzioni lavorative.

I tempi per fare una legge

Troviamo sul sito della Camera alcuni riferimenti utili per determinare i tempi necessari ad approvare una legge che, come disciplinato dall'art.

70 della Costituzione, assegna la funzione legislativa alle due Camere chiamate ad approvarla in un testo identico. Tra passaggi fra le due camere, transito al Quirinale, modifiche al testo originario in virtù dell'approvazione degli emendamenti e promulgazione con firma del presidente della Repubblica con successiva affissione in Gazzetta, dalla cui data devono passare ulteriori 15 giorni, il tempo medio è di circa 359 giorni. Il riferimento alla tempistica possiamo ritrovarlo in un vecchio articolo pubblicato da Il Giornale a firma di Nico Giuseppe.