Il governo Renzi è totalmente sordo alle richieste del Personale ATA anzi, bisognerebbe dire doppiamente indifferente. La prima nella Legge di Stabilità che non consente di fatto l'impiego del personale per svolgere supplenze in quelle scuole dove sono presenti più di due unità. La seconda nel recente Ddl in discussione alle camere dove se ne parla in virtù dei tagli, senza un minimo accenno a possibilità di stabilizzazione, in barba alla pronuncia della Corte di Giustizia Europea che ha decretato l'illiceità della reiterazione della contrattazione a termine perchè ostante alla clausola numero 5 del relativo accordo insito nella direttiva 1999/70/CE.

Lo dice il Dirigente amministrativo del Liceo De Santis di Salerno DGSA Ivana Serra in una video intervista riportata sul sito dedicato al personale scolastico orizzontescuola.it, dalla quale si ricava la stessa sensazione per cui con questo Ddl scuola tutti i docenti saranno sempre più precari.

I tagli senza sosta al personale ATA

In tre anni sono stati eliminati ben 47mila posti e altri 2000 li taglia la recente Legge di Stabilità approvata dal governo Renzi e recentemente passata all'esame della Ue. La Dgsa Ivana Serra punta i riflettori contro quella che sembra una manovra molto simile ad una spending review a danno di tutto il personale Ata. Direttore amministrativi, Assistenti amministrativi altamente formati e specializzati, quasi funzionari della P.A.

per la qualità dei servizi prestati all'utenza, Assistenti tecnici e Collaboratori scolastici (bidelli) vedono così sfumare la possibilità di dare una dignità ad una III fascia che di fatto viene totalmente resa inservibile. Ancora precari e poi molti di loro saranno esclusi dal lavoro. Intanto sull'Italia pende una procedura di infrazione che reca numero (2010/2024) per la violazione delle norme europee sulla contrattazione a termine.

Le rivendicazioni

E' sempre la Dgsa Ivana Serra a dire ai microfoni dell'intervistatore quali sono le rivendicazioni del personale della Scuola denominato ATA: in primis una giusta stabilizzazione attraverso un piano straordinario di immissioni in ruolo; in secundis la trasformazione delle graduatorie attuali del personale Ata in graduatorie permanenti; la rivisitazione del sistema di reclutamento e la valorizzazione piena dei profili di carriera del personale in oggetto.

A ben vedere si tratta dell'identica situazione degli insegnanti che di recente sono confluiti in un nuovo gruppo denominato Manifesto Nazionale Docenti Precari, dove confluirà anche il personale ATA.