Sappiamo bene come, nelle ultime settimane, il presidente dell'Inps Tito Boeri si è particolarmente accanito nei confronti di alcune categorie di ex-lavoratori (trasporto aereo, ferrovieri e telefonici) che percepirebbero un assegno pensionistico di molto superiore a quello che dovrebbero percepire secondo il calcolo del sistema contributivo. Una denuncia, quella del numero uno del sistema previdenziale italiano, che non è passata certo inosservata e che sta creando un'ondata di polemiche da parte dell'opinione pubblica. A proposito di 'Pensioni d'oro', c'è da chiedersi come mai l'Inps non abbia ancora parlato di tutti quei beneficiari della 'legge Mosca', approvata nell'ormai lontanissimo 1974, e che permise a circa 40.000 persone di entrare nel 'paradiso della pensione' senza aver mai versato contributi.
La legge Mosca, chi ne ha beneficiato e perchè: ecco le pensioni d'oro
La legge fu introdotta da un deputato socialista, Giovanni Mosca, in precedenza segretario della Cgil. La legge doveva servire solo per sanare un numero limitato di persone che, dopo la seconda guerra mondiale, furono costretti a lavorare 'in nero' per partiti politici o sindacati, senza versare alcun contributo. Con una semplicissima dichiarazione, si era data la possibilità di riscattare anni e anni di lavoro, pagando solamente i contributi figurativi. La legge che doveva servire a 'pochi', finì, invece, per essere sfruttata da 'veri o presunti lavoratori', sino a raggiungere quota quarantamila.
A beneficiare di tale trattamento pensionistico possiamo citare l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e altri uomini politici di spicco come Achille Occhetto, Armando Cossutta, Sergio D'Antoni, Franco Marini, Pietro Larizza.
Inutile dire che molti approfittarono di tale legge per intascarsi una pensione di cui non avevano alcun diritto: addirittura un'inchiesta compiuta a metà degli anni novanta, portò alla luce dei 'personaggi' che avevano dichiarato di aver cominciato a lavorare a soli cinque anni di età! Pensioni d'oro, in tutto e per tutto.
Inps e pensioni d'oro: dove sono le vere 'crepe'?
Questo è solo un esempio di come in Italia si 'guardi con più attenzione' alla massa degli onesti lavoratori che non agli appartenenti delle classi privilegiate che, attraverso leggi formulate ad 'hoc' (o quasi) hanno pesato per anni ed anni (e continuano tutt'ora a pesare) sulle casse dell'Inps.
Pertanto, quando il presidente dell'Inps Tito Boeri sollecita una maggiore equità sociale sul piano pensionistico, si potrebbero anche rendere pubblici i dati relativi a tutti coloro che hanno beneficiato della Legge Mosca. Altro che calcolo con il sistema contributivo: in molti casi, i contributi non c'erano proprio.