Il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, in una nota riportata sul sito internet pensionioggi.it, mette in evidenza che "resta ferma la volontà da parte del governo Renzi di dare la possibilità di andare in pensione non tenendo conto del requisito anagrafico ma solamente tenendo in considerazione la soglia di 41 anni di contributi versati (al momento l'attuale normativa prevede un minimo di 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne). Questa eventuale riforma potrebbe essere molto importante per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare in giovane età, i cosiddetti lavoratori precoci.

La riforma Fornero non ha tenuto conto di questa categoria di lavoratori".

Cesare Damiano ha proseguito specificando che "i 41 anni di contributi appare come un'ipotesi giusta ed equilibrata dato che prima della riforma approvata dal governo Monti si usciva dal lavoro con 40 anni di contribuzione ma con un'attesa di 12 mesi prima di accedere al vitalizio". Quest'ultimo riferimento di Damiano è relativo a quanto avveniva prima dell'approvazione della legge Fornero avvenuta nel 2011.

Intanto, la minoranza del Partito Democratico, sempre in netto contrasto con il leader del partito Matteo Renzi, ha messo in evidenza due ipotesi di flessibilità che, di fatto, propongono di reintrodurre il sistema delle quote già adottato in precedenza.

La prima proposta è quella di concedere la pensione a quei lavoratori che hanno raggiunto i 62 anni di età e i 35 anni di contributi con una penalizzazione dell'8%; la seconda proposta prende in considerazione, invece, il raggiungimento della quota 100, cioè la somma tra età del lavoratore e anzianità contributiva con un minimo di 62 anni e 35 anni di versamenti ma senza avere penalizzazioni sull'assegno pensionistico.

Per i lavoratori autonomi, invece, la proposta prevede il raggiungimento della quota 101.

La situazione sul futuro della riforma pensionistica é ancora incerta.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni relativamente alla riforma del sistema previdenziale italiano.