La Legge di Stabilità, approvata dal governo Renzi lo scorso mese di dicembre, ha istituito la possibilità, per i lavoratori, di richiedere l'anticipo del Tfr in busta paga. Infatti, a partire dal 3 aprile 2015 è possibile usufruire di questa possibilità, fortemente voluta dal premier italiano Matteo Renzi. La domanda che molti si fanno è questa: conviene davvero chiedere l'anticipo del Tfr in busta paga? Per capire come muoversi relativamente a questa possibilità è opportuno osservare il rapporto realizzato da Progetica che, attraverso delle simulazioni, ci aiuta a scegliere l'ipotesi più conveniente, simulazioni riportate sul sito pensionioggi.it.

Uno degli esperti di Progetica evidenzia che, dal punto di vista economico, è sicuramente più conveniente non richiedere l'anticipo del Tfr in busta paga, dato che la tassazione applicata, in caso di richiesta anticipata, è più alta rispetto a quella applicata al momento della pensione del lavoratore. Per capire meglio, possiamo fare un esempio prendendo spunto da quanto comunicato da Andrea Carbone, uno dei partecipanti al progetto Progetica. 'Un lavoratore trentenne con uno stipendio netto di mille euro al mese, se dovesse richiedere l'anticipo del Trattamento di Fine Rapporto, otterrebbe 2mila 660 euro. Se, invece, decidesse di monetizzarlo all'epoca della pensione avrebbe 4mila 288 euro con uno spostamento del 30 percento'.

Se, invece, dovessimo confrontare l'anticipo del Tfr con quello versato al fondo pensione la situazione cambierebbe. Lo stesso esperto di Progetica si domanda: 'per un quarantenne è meglio avere 113 euro al mese oggi, per 3 anni e 2 mesi, oppure 38 euro in più di previdenza integrativa? Un trentenne che andrà in pensione a 67 anni potrebbe usufruire del beneficio pensionistico pubblico per almeno 22 anni. La domanda, a questo punto, potrebbe essere: meglio 4.294 euro spalmati nei prossimi 38 mesi oppure 9.576 euro quando in pensione considerando che ogni anno di vita in più rispetto ai 22 porterebbe un ulteriore beneficio?'.

Così, dalle simulazioni fatte si evidenzia che è più conveniente mettere il Tfr in un fondo pensione anche considerando il fatto che gli importi degli assegni pensionistici pubblici saranno sempre più bassi. Spetta solo a noi decidere, a questo punto, quale decisione prendere.