Si è appena conclusa una settimana molto impegnativa sul versante scolastico, sia per gli scioperi che l'hanno caratterizzata, sia per gli emendamenti che stanno per essere ufficializzati nel ddl sulla buona scuola. E la prossima non sarà da meno.
Vediamo le novità che si profilano all'orizzonte
Un concorso solo per abilitati: questa dovrebbe essere la grande novità che potrebbe caratterizzare il disegno di legge sulla buona Scuola ora in discussione nella commissione cultura della Camera. Da più parti si chiedono interventi "di garanzia" per coloro che non sono stati inclusi nei 100 mila da assumere per il primo di settembre 2015 e che hanno titoli ed anni di servizio utili per una loro stabilizzazione.
Ed ecco allora che spunta l'ipotesi da parte dei parlamentari del partito democratico di un concorso riservato ai solo abilitati. Indiscrezioni dicono che la proposta sia stata inserita in uno degli emendamenti dei parlamentari democratici, con il benestare del premier Matteo Renzi e della ministra alla pubblica istruzione Giannini, con lo scopo di destinare l'annunciato concorso 2015 solo per i docenti abilitati TFA, PAS e per i laureati in Scienze della Formazione. Notizia che va ancora verificata all'inizio della prossima settimana, ma che, per dovere di cronaca, vi vogliamo passare così come è stata a noi riferita.
Ma dei Diplomati magistrale ante 2001/2002 cosa ne sarà?
Sarà concesso anche loro di partecipare al concorso riservato agli abilitati?
Il governo terrà conto della sentenza del Consiglio di Stato dei giorni scorsi che ha riconosciuto il valore abilitante del titolo ed il conseguente loro inserimento nelle Gae? Su tale sentenza ancora non abbiamo avuto commenti governativi ufficiali e pertanto vedremo se le indiscrezioni che circolano in questi giorni sulla loro ammissione al concorso, siano veritiere.
E per chi ha 36 mesi di servizio alle spalle?
Pare che tra i vari emendamenti presentati alla Commissione Cultura, vi sia anche la proposta di riservare fino al 50 % dei posti, senza prova preselettiva, sempre nel concorsone del 2015 ai precari che hanno 36 mesi di servizio, indipendentemente se abilitati, laureati o semplicemente diplomati ante 2001/2002.
Ci si riferirebbe, in tal caso alla sentenza della Corte di Giustizia Europea, che qualche mese fa ha richiamato l'Italia sull'uso degli incarichi a tempo determinato, intimando al Governo italiano di stabilizzare i docenti precari con 36 mesi di servizio. Come si può notare la situazione è ancora "in fieri". Appena avremo notizie certe, ve ne renderemo conto. Voi perciò seguiteci, intanto, cliccate "segui" in alto sopra al titolo.