"Nel Def abbiamo trovato risorse aggiuntive grazie ad una politica attenta, anche di risparmio, ma al tempo stesso pensiamo a delle politiche di investimento": sono le parole utilizzate dal Ministro delle Riforme Boschi, per commentare l'inaspettata notizia riguardante la presenza di un tesoretto da 1,5 - 1,6 miliardi di euro, utilizzabile all'interno del Documento di economia e finanza (abbreviato come Def). Il Ministro spiega che ora l'obiettivo dell'esecutivo consiste nel destinare almeno una parte importante di questo denaro a delle misure finalizzate ad aiutare la ripresa del lavoro e della crescita economica.
L'idea è quella di mettersi alle spalle i sacrifici finanziari portati avanti negli ultimi anni, per cercare di rilanciare il Paese e ottenere l'effetto (non secondario) di rafforzare i primi germogli di crescita che si sono registrati a partire dall'inizio del 2015. Ma non tutti sembrano d'accordo con questa interpretazione, a partire dalla sinistra esterna al PD, che chiede delle politiche di contrasto povertà. Mentre sembra più difficile che le risorse possano essere destinate alla riforma della previdenza, un tema che sarà invece inserito all'interno della prossima legge di stabilità.
Tesoretto da 1,5 miliardi: Premier Renzi cerca il compromesso, resta il nodo di Bruxelles
Sembra non volersi sbilanciare il premier Matteo Renzi, che a proposito delle tesoretto in questione ha dato l'impressione di voler frenare chi desidera prendere una decisione già il prossimo 23 aprile, quando l'esecutivo si riunirà per definire il i confini del Def.
D'altra parte, sul tavolo del Governo non vi è solo la questione del lavoro. I sindacati chiedono da molto tempo l'apertura di un tavolo di discussione sul tema delle pensioni anticipate, mentre chi ha già ottenuto la quiescenza vorrebbe vedere un'estensione del bonus da 80 € anche alla propria categoria. Bisogna anche ricordare che il denaro di cui si sta parlando è il frutto non solo dell'attenta attività di gestione della cassa pubblica, ma anche di una rinnovata flessibilità dell'Ue nei confronti dell'Italia.
Un'apertura di credito che il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell'Economia non sembrano voler sprecare.
Per sapere cosa succederà non resta quindi che attendere la data di definizione del Def. Solo allora sapremo se queste risorse saranno effettivamente stanziate e a favore di chi. E voi, cosa pensate al riguardo di questa vicenda?
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