Un altro nodo importante che riguarda la tanto avversata riforma scuola di Renzi è il bando per il concorso Scuola 2015. A quanto pare, bisognerà attendere ancora molto tempo, dal momento che non è chiaro neanche quale sarà, alla fine delle discusioni parlamentari, il reale piano assunzioni del governo: c'è un dato di fatto, però, il concorso a cattedre scontenta tutti e ora cerchiamo di capirne i motivi. Al centro è la questione dei requisiti di accesso: al momento potrebbero partecipare soltanto i docenti già in possesso di abilitazione, il che sbarrerebbe la strada a tutti coloro che posseggono soltanto la laurea.

I requisiti per il concorso scuola 2015: gli aggiornamenti sulla riforma scuola e le news al 08-05

Il premier Renzi ha sottolineato come il ddl di riforma scuola 2015 preveda che, dopo il piano assunzioni, l'unico modo per entrare nel mondo dell'insegnamento sia il concorso pubblico ed è possibile che il concorso a cattedre per il 2015 venga bandito in autunno. Le polemiche sono state suscitate proprio dai requisiti di accesso: al momento, sembra che l'intenzione di Renzi sia quella di far partecipare soltanto i docenti con abilitazione, dunque PAS e TFA, anche se essa venga conseguita entro il 31 luglio 2015. a questo punto il mondo dei precari si ribella: a non volere il concorso scuola 2015 sono i docenti abilitati che, avendo frequentato un corso abilitante TFA e PAS) e superato dure prove selettive (soltanto il TFA), aspirerebbero ad entrare nel piano assunzioni; ma a non volerlo con queste regole sono anche i semplici laureati che non avrebbero la possibilità di accedervi e che dovrebbero sperare soltanto nell'istituzione di un nuovo corso abilitante e di un nuovo concorso che non è chiaro quando mai potrebbe tenersi nuovamente.

Riforma scuola 2015 di Renzi: nodo graduatorie e concorso scuola 2015: news 08-05

Una volta svolto quello che per il momento è un fantasmatico concorso scuola 2015, si creeranno delle graduatorie a carattere triennale a partire dall'anno successivo all'espletamento delle prove. A quel punto, si svilupperà il serbatoio da cui dovranno pescare i presidi-manager per decidere le assunzioni e le immissioni in ruolo.

Le polemiche sono molto vivaci: secondo i possibili interessati, si tratta di una mossa che esclude dal piano assunzioni docenti qualificati e con esperienza (TFA e PAS), esperienza sul campo spesso maggiore rispetto a coloro che si trovano in GaE e magari non hanno mai insegnato né superato prove selettive. Una possibile soluzione sarebbe quella di inserire il TFA e i PAS nel piano assunzioni, e aprire le porte al concorso scuola 2015 ai laureati non abilitati, dato il fallimento dei corsi abilitanti.

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