Non si arrestano le novità sul fronte previdenziale. Le ultime news sulle pensioni 2015 aggiornate ad oggi 8 maggio vertono in modo particolare sul nuovo ddl presentato dalla Lega Nord appannaggio di una serie di categorie, in primis i lavoratori precoci, per i quali il Carroccio pretende un prepensionamento effettivo a 58 anni di età più 42 di contributi. Misura che sarebbe più che auspicabile ma che rischia di saltare per via delle coperture economiche, soprattutto adesso che la Consulta ha imposto al governo l'obbligo di effettuare dei risarcimenti miliardari agli italiani.

Al riguardo è intervenuto anche il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, sicuro di come gli interventi in via di definizione non possano essere stoppati sul nascere per via della decisione della Corte Costituzionale. A questo punto tutto o quasi è nelle mani di Renzi che si trova a guidare un PD spaccato (significative da questo punto di vista le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Zanetti).

Novità e ultime notizie pensioni 2015 oggi 8 maggio su precoci e Quota 100: ddl Lega Nord e appello Damiano, la sentenza della Corte spacca il PD

'E' inaccettabile pensare che i rimborsi dovuti al blocco dell'indicizzazione delle Pensioni spengano sul nascere gli interventi per avere maggiore flessibilità in uscita': ad essersi espresso in questi termini è stato Damiano, sicuro di come la sentenza della Corte non possa dispiegare i propri effetti sull'attuale contesto politico. L'esponente del PD punta sempre sulla Quota 100 e dunque su un'uscita che per i lavoratori possa risultare il più flessibile possibile sottolineando come sarebbe ora di intervenire a 360 gradi: 'Bisogna correggere la normativa di sistema dando coerenza all'insieme: dalle indicizzazioni alle ricongiunzioni fino alla flessibilità a partire dai 62 anni, per l'uscita dal lavoro'. Tutto o quasi a questo punto dipenderà dalla decisione che assumeranno i tecnici del governo che insieme con Renzi dovranno trovare una soluzione economica alla sentenza della Consulta: guardando l'aspetto positivo si potrebbe finalmente trattare dell'occasione giusta per il Premier di trattare la materia pensionistica.



E mentre Damiano continua a incalzare il governo Renzi arrivano le dichiarazioni del sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti che avrebbe già pensato ad un personale 'piano di reazione' alla sentenza della Consulta: 'Il rimborso della mancata indicizzazione non potrà essere per tutti, e ci sono dei precedenti della Consulta che avvalorano questa impostazione. È impensabile rimborsare chi ha pensioni fino a sei-otto volte la minima (4, 4mila euro lordi al mese, ndr.). In definitiva - ha concluso Zanetti - va contemperata l'esigenza di sostenibilità dei conti pubblici con il rispetto della sentenza'. Le ultime news sulle pensioni 2015 aggiornate ad oggi 8 maggio ruotano però attorno anche al ddl a firma Fedriga della Lega Nord, un provvedimento pensato per i lavoratori precoci, per gli esodati e anche per i quota 96. Restando sui precoci il Caroccio continua a riproporre l'ipotesi di un prepensionamento a 58 anni con 42 minimo di contributi, una Quota 100 'mascherata' dunque che potrebbe fare comunque al caso della categoria. Il decreto è al vaglio del Parlamento nella speranza che il premier Renzi possa finalmente entrare nel dibattito decisionale. Renzi, perché non risolvere la questione previdenziale una volta per tutte?