'Per me sarebbe facile lamentarmi del passato: c'era un problema e l'abbiamo risolto in 15 giorni, perché non possiamo perdere tempo e credibilità in Europa': ad essersi espresso in questi termini è stato Matteo Renzi, che ospite di Porta a Porta ha chiarito parecchi dei punti in cui si articola il decreto sui rimborsi degli assegni previdenziali presentato due giorni fa a margine del consueto Cdm. Le ultime news su Pensioni 2015 e previdenza aggiornate ad oggi 20-05 si concentrano dunque sulle dichiarazioni di Renzi, che ha toccato svariati argomenti, e sulle 'contro-affermazioni' del presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, finalmente dalla parte del Premier.

'Quello che ha detto Renzi suona come musica per le nostre orecchie' ha sottolineato l'ex ministro, che a dirla tutta propone ormai da mesi gli stessi argomenti che il Premier sta adducendo in questi giorni. A questo punto appare più che scontato l'avvio della stagione che potremmo definire 'anti Legge Fornero', con il coinvolgimento del Premier che potrebbe imprimere una svolta decisiva.

Aggiornamenti, notizie e ultime news pensioni 2015 ad oggi 20-05: Renzi a Porta a Porta è come un fiume in piena

E' andato come un fiume in piena il Premier, che ha saputo muoversi negli studi di Porta a Porta mostrandosi sicuro e a proprio agio. Le ultime notizie sulle pensioni 2015 relative ad oggi 20 maggio non possono dunque non concentrarsi sull'apparizione televisiva del Premier: 'I miei collaboratori e amici mi avevano detto di non entrare nel tema delle pensioni. Ma io l'ho fatto […] I cittadini sono intelligenti, sanno che non ha senso prendere 18 miliardi per darli a chi sta abbastanza bene o bene', ha sottolineato Renzi. 'La sentenza della Consulta poteva essere una buccia di banana, potevamo stare altri mesi a discutere e invece abbiamo risolto tutto. Dobbiamo poi ricordare che in Italia ci sono 350 miliardi bloccati dalla paura, è l'entità dei risparmi nel biennio 2012-2014' ha dichiarato poi l'ex sindaco di Firenze rivolgendo il proprio sguardo alla crisi finanziaria. Come si procederà adesso? 'Lavorando su una maggiore flessibilità' ha chiosato Renzi, facendo intendere che l'ormai famosa nonna, protagonista del primo esempio addotto nella conferenza post Cdm, dovrà poter restare a casa col nipotino accedendo alla pensione due o tre anni prima. Infine un cenno sulle tasse: 'Il mio sogno sarebbe che si pagassero con un app' ha concluso l'ex rottamatore, che ha poi annunciato una strenua lotta contro i vitalizi.



Contrariamente a quanto accaduto nel recente passato, stavolta il piano di Renzi piace più o meno a tutti. Le dichiarazioni di Damiano, notoriamente restio ad appoggiare il premier in passato, ne sono un chiaro esempio: 'Le prime misure varate dal Consiglio dei ministri su indicizzazione delle pensioni e risorse aggiuntive per la cassa integrazione in deroga nel 2015 vanno nella giusta direzione. Anche la scelta di restituire come priorità l'indicizzazione alle pensioni medio-basse è quanto noi chiedevamo […] Le parole del premier Renzi sull'eccesso di rigidità nelle attuali norme pensionistiche, è musica per le nostre orecchie. Se nella prossima Legge di Stabilità (così come annunciato dallo stesso Renzi, ndr) verrà davvero introdotto un primo criterio di flessibilità, sarebbe un importante risultato della nostra ormai lunga battaglia per la correzione strutturale del sistema previdenziale targato Monti'. L'auspicio a questo punto è che l'interesse mostrato dal presidente del consiglio possa contribuire ad accelerare i lavori parlamentari così che si arrivi a misure definitive già prima dell'estate. Si tratterebbe di quel segnale forte di cui il paese ha un estremo bisogno.