La Toscana si è interamente mobilitata contro la Buona Scuola: blocco scrutini o sciopero, chiamatelo come volete, in tutto il territorio. La protesta e la mobilitazione contro la riforma renziana parte proprio dalla regione natìa del Presidente del Consiglio e non è un caso: da Grosseto a Lucca, passando per Prato, per Livorno e naturalmente per Firenze, verranno organizzati flash mob, fiaccolate, assemblee e manifestazioni, volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema di scottante attualità.
Dalla scuola di Agnese Landini, parte la contestazione più dura
Nessuna città viene risparmiata, nemmeno Pontassieve, nemmeno il liceo Balducci dove la signora Agnese Landini coniugata Renzi insegna italiano e latino. Anzi, proprio lì, la protesta ha assunto dei toni burrascosi, con buona pace dell'illustre 'collega'. L'assemblea dei docenti si è espressa a favore dello sciopero degli scrutini con 102 voti pro, 2 soli contrari e 4 astenuti. Federico Gattolin, rappresentante Unicobas ed insegnante nello stesso Istituto Balducci, ha spiegato come avverrà la protesta: 'I presidi convocheranno gli scrutini dopo la fine delle lezioni prevista per il 10 giugno. I docenti dovranno essere tutti presenti: quindi, basterà che uno solo di questi scioperi per un'ora e gli scrutini subiranno lo stop'. Questo il primo giorno. Il giorno seguente toccherà ad un altro docente, salvo restando il fatto che il blocco non potrà essere attuato nelle classi terminali di primarie, medie e superiori.
Test Invalsi: gli studenti hanno rischiato grosso
Intanto, non si fermano le polemiche per il boicottaggio dei test Invalsi: all'Istituto Santoni di Pisa, 25 studenti hanno rischiato la sospensione per aver cancellato i propri codici identificativi. Se la sono cavata con un'ammonizione scritta. Anche in diversi Istituti di Firenze, le prove di valutazione tanto contestate sono stato oggetto di protesta, a testimonianza che proprio nella regione di origine del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e del ministro dell'Istruzione, la lucchese Stefania Giannini, la Buona Scuola non piace per nulla.
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