In un'intervista al quotidiano Il Messaggero, Piercarlo Padoan, ministro dell'Economia, specifica, in un articolo pubblicato dal sito internet pensionioggi.it, che 'se dovessimo ripristinare completamente l'indicizzazione delle Pensioni, la nostra Nazione violerebbe la regola del debito, il vincolo del tre percento e l'aggiustamento strutturale. A questo punto, per la Commissione Europea, entreremmo in una procedura d'infrazione sia per quanto riguarda il deficit sia per il debito'.

Padoan: 'L'indicizzazione non sarà ripristinata totalmente ma sarà parziale e selettiva'

'La questione deve essere risolta quanto prima', - evidenzia il ministro - 'Non sarà ripristinata totalmente l'indicizzazione, ma lo faremo in maniera parziale e selettiva. La Corte Costituzionale ha specificato che il rimborso deve essere progressivo e temporaneo. Le pensioni più basse saranno più protette rispetto a quelle più alte'. Il ministro dell'Economia conferma che la restituzione sarà parziale anche se non fornisce le indicazioni sulle soglie di riferimento. Tra le ipotesi, quella più accreditata sembrerebbe l'applicazione delle norme stabilite dalla legge 147 del 2013, valide dal primo gennaio 2014, anche per gli anni 2012 e 2013.

Questo significa che le pensioni superiori a tre volte il minimo Inps verrebbero rivalutate al 95 percento, quelle superiori a quattro volte al 50 percento, ecc.

La Federmanager ha annunciato un ricorso contro il decreto del governo Renzi. Ai pensionati dovrà essere dato tutto quello che spetta loro

Questa ipotesi ha fatto infuriare, però, la Federmanager (rappresenta dirigenti, quadri apicali e professionali dell'industria), la quale ha annunciato che effettuerà un ricorso contro il decreto del governo Renzi se non verrà dato quanto spetta ai pensionati danneggiati dalle legge Fornero del 2011, secondo quanto evidenziato dal sito web pensionioggi.it. Giorgio Ambrogioni, presidente di questa Associazione, ha specificato che 'le pensioni, dal 1998 in poi, hanno perso circa il 15/20 percento'.