"Non ripristineremo totalmente l'indicizzazione, lo faremo in modo parziale e selettivo": lo ha dichiarato il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan in un'intervista pubblicata oggi (domenica 10 maggio) sul quotidiano Il Messaggero spiegando quali sono le intenzioni del Governo Renzi per l'applicazione della sentenza della Consulta sull'adeguamento dei trattamenti previdenziali mentre continua senza sosta il dibattito sulla riforma Pensioni per l'inserimento di nuove forme di flessibilità per la pensione anticipata.

Riforma delle pensioni e verdetto della Corte Costituzionale, arriva il decreto del Governo Renzi

"Progressività e temporaneità - ha detto Padoan riprendendo le parole usate dai giudici della Consulta nella sentenza - vuol dire evidentemente che sono le pensioni più basse che devono essere protette - ha sottolineto il responsabile del Mef - più di quelle alte". "Entro la prossima settimana - ha annunciato il ministro riferendosi alla settimana che comincia lunedì 11 maggio - il Cdm potrebbe già varare un decreto". Secondo Padoan "meglio risolvere il problema il prima possibile". "Credo che il tetto già individuato nel 2007, pari otto volte il minimo Inps, possa essere un utile punto di riferimento", ha detto il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Stampa .

"Poi - ha aggiunto il parlamentare del Partito democratico - sono valutazioni del governo e del Parlamento. Il mio timore - ha evidenziato Boccia - che a Bruxelles preferiscano una soluzione punitiva, scaricando tutto sul deficit del 2015".

Modifiche alla legge Fornero, Pd e Lega in pressing per nuove forme di pensione anticipata

Sulla questione interviene con un'intervista a Il Sole 24 Ore anche il sottosegretario del Mef Enrico Zanetti secondo il quale i "baby pensionati non potranno sottrarsi ai sacrifici chiesti agli altri pensionati, perché non sarebbe giusto - ha detto - penalizzare maggiormente un pensionato con un assegno di 3.000 euro e quaranta anni di contributi rispetto a un altro pensionato con un assegno anche di 1.500 euro che però - ha spiegato l'esponente dell'esecutivo - ha versato contributi per soli diciotto anni".

Intanto, a sollecitare interventi sul sistema previdenziale e modifiche alla riforma pensioni Fornero, oltre ai sindacati e quasi tutti i partito, torna anche il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo che propone il reddito minimo garantito. "Certo - ha detto - che bisogna restituire i soldi ai pensionati, ma anche agli esodati". Nel frattempo, continuano le polemiche nel Pd, botta e risposta nelle ultime ore tra il premier Matteo Renzi e il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano che insiste sulla revisione complessiva della legge Fornero verso nuovi meccanismi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata a partire da 62 anni così come propone anche la Lega Nord di Matteo Salvini, che in particolar modo insiste sul prepensionamento a Quota 100.