Giuliano Poletti, ministro del welfare, rispondendo a un Question Time alla Camera dei Deputati, ha evidenziato che 'non c'è alcun problema di data. Molto prima delle elezioni regionali arriveremo ad una decisione'. Così, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato una norma che ha bloccato gli assegni pensionistici superiori a tre volte il minimo Inps negli anni 2012 e 2013, il ministro Poletti specifica che 'il governo Renzi agirà molto rapidamente ma dovrà usare il tempo necessario per leggere attentamente i contenuti della sentenza', così come evidenziato dal sito internet del quotidiano Repubblica.

Intanto, è giunta notizia che il prossimo lunedì è stato fissato il Consiglio dei Ministri (inizialmente era stato previsto per oggi, venerdì) nel quale, quasi certamente, sarà approvato il decreto che stabilirà una soluzione per il rimborso dei pensionati interessati alla sentenza.

Tito Boeri: 'Non conosciamo ancora precisamente quale sarà il costo della sentenza per le casse dello Stato'

Nel frattempo, anche il presidente dell'Inps, Tito Boeri, auspica al riguardo 'la massima equità tra generazioni. La decisione che il governo dovrà prendere sarò molto difficile ma spero che la scelta tenga conto dell'equità tra chi ha di più e chi ha di meno'. Lo stesso Boeri definisce 'sopportabili gli oneri per l'Istituto di Previdenza.

Non consociamo ancora quale sarà il costo della sentenza della Corte Costituzionale. In ogni caso, se tutti i pensionati saranno rimborsati, il buco per le casse dello Stato sarebbe enorme con la restituzione totale di circa 16 miliardi di euro. Per questo motivo, il governo Renzi potrebbe decidere di alzare il tetto del blocco delle perequazioni.

Questa cosa è stata già fatta da due precedenti governi, quello di Prodi nel 98 e quello di Berlusconi nel 2007. In quelle occasioni la Consulta non bocciò quelle decisioni'.

Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà in merito alla questione e come il governo si comporterà per rimborsare i pensionati interessati.