Ad un anno di distanza dalla riforma voluta da Graziano Delrio, con la quale è stato sancito lo smembramento delle province, la Corte dei Conti ha evidenziato che, l'applicazione di questo provvedimento sul riordino degli enti territoriali provocherà un impatto negativo nei confronti dei conti pubblici, secondo quanto evidenziato dal sito leggioggi.it. Arriva così una nuova delibera del 30 aprile 2015 (è stata resa nota solamente in queste ultime ore), con la quale si prende in considerazione le aspettative di questa riforma, soprattutto per quanto riguarda la riorganizzazione dei dipendenti provinciali.

Prima della pronuncia della Corte dei Conti si era, addirittura, diffusa la notizia (poi smentita) che, a partire dal prossimo mese di giugno, i lavoratori di questi Enti non avrebbero più ricevuto lo stipendio, a causa della grave crisi economica in cui versa il nostro Paese.

Situazione alquanto difficile per i dipendenti provinciali

Questo allarme è, successivamente, rientrato ma a far riprendere le polemiche ci ha pensato la Corte che ha definito questo riassetto molto problematico e troppo costoso. In ogni caso, si è creata una situazione davvero difficile per i dipendenti provinciali che, secondo quanto stabilito dalla legge Delrio, avrebbero dovuto sapere cosa sarebbe accaduto loro; al momento, però, non si conoscono i numeri reali relativi agli esuberi di questi enti territoriali. Così la delibera n° 17 del 2015, ha confermato quanto già si conosceva alla luce delle recenti novità previste dalla Legge di Stabilità 2015. Quest'ultima è stata approvata dal Parlamento nel dicembre scorso ed ha tagliato alle province circa un miliardo di euro; troppo per far fronte al progetto voluto da Delrio.

Il personale delle province dovrà essere ridistribuito entro il 31 dicembre 2016

La Corte dei Conti ha, infine, evidenziato che i numeri degli esuberi preventivati dal governo Renzi sono ancora da esaudire, con moltissimi dipendenti provinciali che ancora lavorano negli uffici, nonostante avrebbero dovuto lasciare quei posti entro lo scorso 31 marzo. E' pur vero che, come ha sottolineato il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, il personale dovrà essere ridistribuito negli altri enti territoriali entro il 31 dicembre 2016.