Novità sul fronte degli straordinari percepiti dal personale della scuola per le ore extra di lavoro: l'Aran, l'Agenzia della rappresentanza nazionale per la pubblica amministrazione ha chiarito che lo straordinario va pubblicato. In particolare, i dirigenti scolastici da un lato "dovrebbero pubblicare i nomi dei dipendenti retribuiti con il fondo dell'istituto" e, dall'altro lato, "dovrebbero rendere noti gli importi complessivi dei compensi accessori, differenziati per voci e per tipologie".
E' sul sito dell'Aran, tra gli "Orientamenti applicativi" della Scuola con data 24 aprile 2015 che viene ripreso il quesito relativo alla pubblicazione dei dati personali attinenti allo straordinario.
Sulla base del provvedimento numero 431 del 20 dicembre 2012 sui dati coperti dalla Privacy, infatti, se è vero il Contratto nazionale di lavoro del 29 novembre 2007 della scuola (all'articolo 6, comma 2), stabilisce che "è materia di informazione successiva i nomi dei dipendenti utilizzati nelle attività e nei progetti retribuiti con il fondo d'istituto", niente dice il Ccnl sulla pubblicazione dei compensi corrisposti, la cui conoscenza violerebbe proprio il codice dei dati personali di cui al decreto legge numero 196 del 2003.
Straordinario personale scuola: vanno pubblicati gli importi extra?
Della questione è stato investito anche il Garante della Privacy che, rispondendo al ricorso di un dipendente che non voleva far conoscere ai rappresentanti sindacali quanto avesse guadagnato con lo straordinario, ne ha richiesto la riservatezza dei dati.
Lo stesso Garante, con il parere del 7 ottobre scorso, ha argomentato che il diritto alla conoscenza di questi dati può essere avanzata dai soggetti che vi abbiano interesse, secondo quanto disposto dalla legge 241 del 1990.
Tuttavia, la questione della pubblicità degli importi degli straordinari riguarda aspetti disciplinati dalla legge e non dal contratto che, per sua natura, può essere interpretato in senso vincolante solo per le parti che lo sottoscrivono.
Ai presidi non rimane che attenersi al parere dell'Aral che, peraltro, non è vincolante: è d'obbligo pubblicare i nomi dei dipendenti che percepiscono compensi extra, ma non è necessario indicare anche l'importo esatto percepito.