Mentre il Governo Renzi ha avviato più o meno ufficialmente avviato la discussione politica sulla riforma Pensioni in attesa della proposta organica che di revisione della legge Fornero che il presidente dell'Inps presenterà entro giugno, litiga anche l'opposizione sulle modifiche al sistema previdenziale. Nello stesso tempo in cui il ministro del Lavoro Giuliano Poletti va rimarcando di giorno in giorno la linea segnata dal premier Matteo Renzi su nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro ma dopo l'ok dell'Ue con cui sarà avviato un confronto, polemiche tra Forza Italia e il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.

"Aumenteremo le pensioni minima a 1.000 euro", è tornato a promettere l'ex premier Silvio Berlusconi. "Silvio cambia disco, hai messo quello del 1994", ribatte su Facebook deputato del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio. "Le uniche pensioni aumentate - ha sottolineato il vice presidente della Camera replicando a Berlusconi - sono il tuo vitalizio e quello dei tuoi amici di partito".

Previdenza, Quagliariello (Ap): sentenza Consulta dimostra che servono riforme

Sulla questione previdenziale ancora non c'è l'accordo in maggioranza sulle proposte da approvare anche perché il quadro non è ancora del tutto definito. "Sensibile" alla riforma pensioni anche l'Area popolare (Ncd-Udc) guidata da Angelino Alfano che con il senatore Sacconi e il deputato Pezzolanti ha presentato a Palazzo Madama e a Palazzo Montecitorio due diversi disegni di legge entrambi finalizzati a introdurre nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata.

"Sulle pensioni - ha detto il coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliariello - il fatto che una sentenza dice che quel che è stato fatto non si poteva fare e ti crea un buco di bilancio di quattordici miliardi - ha sottolineato - Quagliarello a Lamezia Terme - mette in evidenza come questo Stato abbia bisogno di essere riformato.

E' per questo - ha aggiunto il coordinatore del Nuovo centrodestra - che noi non vogliamo lasciare il lavoro a metà".

Flessibilità e pensione anticipata, Reichilin: serve prima il consenso dell'Unione Europea

Sulla riforma pensioni, dopo le novità annunciate dal Governo Renzi sulle modifiche alla manovra Monti-Fornero nella prossima legge di stabilità, riflette anche l'economista Pietro Reichlin.

"Con la riforma Fornero - ha detto il docente di economia politica alla Luiss di Roma commentando con Labitalia le ultime notizie sulla revisione del sistema pensionistico - abbiamo evitato degli squilibri nel sistema. Se ora il governo vuole introdurre flessibilità in uscita in cambio di meno prestazioni - ha spiegato l'esperto di previdenza e lavoro - vuol dire che vanno trovate risorse subito, per le persone che sceglieranno questa strada. Risorse - ha aggiunto ancora Pietro Reichlin - che si tramuteranno in maggiori risparmi nel lungo periodo, con l'abbassamento delle prestazioni". Ma anche secondo l'economista, così come ha puntualizzato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, prima di pensare a nuove forme di prepensionamenti occorre avere il consenso dell'Unione Europea.