Dopo la presentazione al Senato della Repubblica da parte del presidente della commissione Lavoro e Previdenza sociale Maurizio Sacconi (Ap), sono stati depositati oggi (25 maggio) alla Camera, dal deputato Sergio Pizzolante, i disegni di legge di Area popolare (Ncd-Udc) sulla riforma Pensioni dopo gli annunci dei giorni scorsi del premier Matteo Renzi e le dichiarazioni dei ministri del Lavoro Giuliano Poletti e dell'Economia Pier Carlo Padoan che hanno praticamente aperto il cantiere per le modifiche alla legge Fornero verso nuove forme di pensione anticipata.
L'esecutivo, mentre comincia a discutere delle diverse ipotesi per consentire a tutti l'uscita del lavoro a 60/62 anni per l'accesso al prepensionamento, è in attesa della proposta organica che sta mettendo a punto il presidente dell'Inps Tito Boeri e che dovrebbe essere presentata entro giugno.
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Nella maggioranza ognuno, intanto, avanza le proprie proposte sperando poi che il governo punti a "convergere" e a trovare una "sintesi" come ha avvertito il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, della minoranza Pd. Nel frattempo, un altro partito della maggioranza, incalza il governo. Uno dei due disegni di legge presentati da Area popolare propone sostanzialmente una "la flessibilità dell'età di accesso alla pensione - ha spiegato il deputato Pizzolante - unitamente alla garanzia di contributi figurativi in occasione della maternità".
Il ddl prevede anche "l'allungamento della vita lavorativa attraverso la possibilità - ha specificato il parlamentare di Ap - di essere tutori a part time di giovani o altre iniziative contenute in un piano nazionale dedicato".
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La proposta è comunque molto simile al ddl Damiano su cui il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha espresso parere favorevole dicendosi pronto a votarlo in Parlamento qualora l'esecutivo lo portasse al vaglio dell'aula.
Infatti, l'età pensionabile scenderebbe a 62 anni, ma sarebbero necessari 35 anni di contributi pensionistici con una penalizzazione annua minima del 2% e massima dell'8% a seconda dell'età di uscita dal lavoro. L'altra proposte dei legge targata Ncd-Udc prevede invece agevolazioni per consolidare la posizione previdenziale favorendo i contributi volontari.