L'operazione dell'esecutivo lanciata dal premier nei giorni scorsi che punta a inserire nuove forme di flessibilità in uscita per l'accesso al prepensionamento partirà concretamente "dopo l'estate con la legge di stabilità", ha confermato ieri il responsabile del Welfare Giuliano Poletti sottolineando comunque che ogni intervento che prevede di modificare la legge Fornero va discusso e concordato in ambito europeo per le preoccupazioni legate alla tenute dei conti pubblici. Quindi prima di ogni passaggio è necessario un preliminare "confronto con l'Europa" in quanto una manovra del genere, che avrà in ogni caso un impatto non di poco conto sulla finanza pubblica, è "necessario farla - ha sottolineato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali - ma con il consenso dell'Ue".
Riforma pensioni Governo Renzi: flessibilità dopo l'estate, prima serve il via libera dell'Europa
Le ultime dichiarazioni del ministro Poletti sulla riforma Pensioni 2015 sono quelle pronunciate ieri sera durante la puntata del programma di approfondimento giornalistico "Di Martedì" condotto da Giovanni Floris. Limitandosi a dire che l'operazione flessibilità partirà "ufficialmente" dopo l'estate, quando già il Governo Renzi sarà in grado di valutare e confrontarsi sulla proposta organica di revisione della legge Fornero che sta preparando il presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale Tito Boeri che prevede flessibilità ed equità, il ministro del Lavoro non ha indicato né i dettagli né, tantomeno, i costi della manovra previdenziale (ed economica) sulla quale sta lavorando l'esecutivo che ancora non ha avviato sulla questione il tanto atteso confronto con le parti sociali.
Il ministro Poletti: nuove forme di pensione anticipata aprono ai giovani il mercato del lavoro
Ma "i costi - ha spiegato ieri Poletti - dipendono dalle priorità, dobbiamo decidere perché - ha evidenziato - c'è anche il problema della lotta alla povertà". Una maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata, per il ministro, "è un dato di libertà" visto che i cittadini potranno valutare se concludere o no l'attività lavorativa per accedere al prepensionamento.
In ogni caso sarà necessario, pare di capire, introdurre delle penalizzazioni sui trattamenti previdenziali in caso di uscita in anticipo, per garantire così la sostenibilità economica della riforma delle pensioni del Governo Renzi. "Oggi il cittadino non può valutare niente", ha asserito Poletti spiegando che vi è la necessità di "far muovere il mercato del lavoro - ha specificato - per far entrare i giovani".
Previdenza e UE, il sottosegretario Gozi: serve maggiore equilibrio intergenerazionale
Dello stesso avviso è il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi: "Credo che come politica dobbiamo sforzarci - ha detto l'esponente del governo- di lavorare per un maggiore equilibrio intergenerazionale". Commentando la sentenza dei giudici della Corte Costituzionale sul blocco dell'adeguamento delle pensioni al costo della vita, il sottosegretario di Stato crede che "gli effetti sociali e politici di una sentenza che rispetto siano - ha sottolineato Gozi intervenendo oggi ad Agorà su Rai 3 - molto negativi nei rapporti tra le generazioni".