Continua ad arroventare il dibattito politico, sindacale ed economico la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Fornero che ha imposto con forza la riforma pensioni nell'agenda del Governo Renzi pronto intanto a presentare un decreto d'urgenza entro venerdì 15 maggio quando il provvedimento, che comunque dovrà essere poi convertito in legge entro sessanta giorni, potrebbe essere già varato dal consiglio dei ministri. Va detto però che nonostante gli annunci e le buone intenzioni non sembrano esserci delle proposte ancora ben definite e strutturate da parte dell'esecutivo né sull'applicazione del verdetto della Consulta né tantomeno sulla modifiche la legge Fornero.

Riforma pensioni 2015, Governo applica il verdetto della Consulta ma lascia immutato il Def

Ma prima di riprendere il discorso iniziato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti sulla possibilità di introdurre nuovi criteri di flessibilità per la pensione anticipata, l'esecutivo è chiamato a fare i conti con il bilancio dello Stato per dare risposte sull'indicizzazione delle Pensioni. "Non si può - ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ieri sera a Ballarò su Rai 3 - non tenere conto della sentenza, il ministro Padoan sta studiando le misure". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha spiegato dopo un incontro con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ieri a Palazzo Chigi che comunque, aldilà dei rimborsi imposti dalla Corte Costituzionale, "i saldi non cambiano" in rapporto agli impegni già assunti nel Documento di Economia e Finanza con cui la maggioranza impegna tra l'altro a valutare nuove forme di prepensionamento per uomini e donne sia che lavorino nel settore privato in forma autonoma o dipendente che nel settore pubblico per il quale sono già state previste nuove modalità di pensione anticipata nel contesto della riforma Pa del ministro Marianna Madia.

Modifiche alla legge Fornero e nuova pensione anticipata, Cgil e minoranza Pd incalzano il Governo

"Fossi il Governo - ha detto ieri il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un incontro a Palazzo Chigi sulla riforma scuola - aprirei una consultazione finalizzata al cambiamento della riforma pensioni Fornero.

La sentenza della Corte - ha sottolineato la dirigente sindacale va applicata, ma questo vuol dire - ha aggiunto ribadendo le proposte della Cgil per l'inserimento di nuove forme di pensione anticipata - discutere dell'insieme legge Fornero, non si può fare pezzetti, disapplicando o non applicando solo una parte". Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, "Sarebbe opportuno - ha affermato in una nota il deputato della minoranza del Pd - che il Governo audisse preventivamente i sindacati confederali dei pensionati, e che ascoltasse il parere - ha sottolineato il parlamentare dell'Area Riformista dei dem che fa capo a Bersani - delle Commissioni Lavoro e Bilancio di Camera e Senato".

Intanto, nelle commissioni Lavoro di Montecitorio e Palazzo Madama martedì prossimo, 19 maggio, è prevista l'audizione del titolare del Mef. Sulle stesse posizioni della Cgil anche Rifondazione comunista. "Nella vergognosa vicenda sulle pensioni - ha dichiarato in una nota il segretario di Rc non può finire tutto a tarallucci e vino. Il governo - ha aggiunto Paolo Ferrero - restituisca il maltolto alle pensioni medie ma salassi le pensioni d'oro, quelle - ha detto il leader comunista - difese da Salvini". La proposta di Rifondazione è quella di mettere un tetto massimo alle pensioni fissato in cinquemila euro.