L'esecutivo guidato dal premier e leader del Pd Matteo Renzi pronto ad aprire il cantiere per la riforma Pensioni. A imporre con forza il tema nell'agenda di governo la sentenza della Consulta sulla rivalutazione degli assegni previdenziali. Il decreto sui rimborsi, che dovrebbero essere effettuati in base al reddito, arriverà in consiglio dei ministri venerdì 13 maggio, ma ancora la situazione non è per niente definita. A passarsi la patata bollente sulle pensioni sono i ministri dell'Economia e del Lavoro. Il primo ha annunciato il decreto confermato da Renzi, il secondo spiega che però ancora non è chiaro quali saranno i dettagli del dl allo studio dell'esecutivo che dovrà poi essere convertito in legge dal Parlamento.
Riforma pensioni e rimborsi, Renzi: sentenza Consulta non obbliga a restituire tutto
Rompe oggi il silenzio il premier. "Studieremo le carte nel dettaglio - ha detto Renzi al videoforum online de La Repubblica - e prendiamo il tempo necessario per non ripetere gli errori del passato". Sulle modalità di applicazione del verdetto costituzionale ecco cosa ha detto il presidente del Consiglio: "La sentenza non dice - ha evidenziato Renzi - che è obbligatorio restituire tutto". "Ci sono tante ipotesi allo studio - ha detto oggi il ministro del Lavoro Giuliano Poletti intervenendo sulla riforma pensioni alla Giornata della previdenza a Napoli - non è il caso di dare anticipazioni".
Previdenza, riforme e Costituzione, Poletti: stiamo valutando bene i pro e i contro
L'esponente del Governo Renzi ha spiegato che si stanno valutando "i pro e dei contro" e che insieme all'Inps presieduta dall'economista bocconiano Tito Boeri si stanno facendo tutti i calcoli e le simulazioni necessarie "prima di prendere - ha spiegato Poletti che ancora rinvia l'incontro con i sindacati - una decisione le cui ricadute sono sicuramente importanti".
Il primo nodo da sciogliere è come trovare una misura di equità che applichi la sentenza della Consulta ma non crei problemi nei conti pubblici, poi restano da definire le proposte del governo, già ampiamente annunciate, sull'introduzione di nuovi elementi di flessibilità per la pensione anticipata i cui relativi ddl sono in discussione in commissione Lavoro a Montecitorio.
Stop alla legge Fornero, sit-in Lega di Salvini davanti al ministero Economia e Finanze
Intanto, oggi, martedì 12 maggio, mentre si attendono le comunicazioni ufficiali del Governo Renzi sulla previdenza e i conti pubblici in commissione Bilancio al Senato, i parlamentari della Lega Nord, con in testa il segretario federale Matteo Salvini, hanno promosso un sit-in davanti al ministero dell'Economia e Finanze diretto da Pier Carlo Padoan. La nuova protesta simbolica dei parlamentari del Carroccio è stata promossa alla luce della sentenza dei giudici della Consulta che hanno dichiarato illegittimo lo stop all'indicizzazione delle pensioni previsto dal combinato disposto dalla riforma Fornero e dal decreto Salva Italia del Governo Monti per trattamenti previdenziali superiori ai 1.400 euro lordi al mese.