Modifiche alla legge della Fornero e l'inserimento di nuove forme di pensione anticipata. Sono le proposte ribadite con forza dai parlamentari della Lega Nord di Matteo Salvini dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul blocco delle rivalutazioni dei trattamenti pensionistici. In particolare due le proposte leghiste sulla riforma Pensioni già all'esame della commissione Lavoro di Montecitorio insieme ad altri ddl sui prepensionamenti per uomini e donne che mirano a rimediare ai guasti provocati al sistema dalla legge previdenziale del 2011 e a creare nuove occasioni di lavoro per i giovani sbloccando la flessibilità in uscita per chi arriva ai sessant'anni.

Riforma pensioni, le proposte della Lega: pensione anticipata Quota 100, sfida al Pd di Renzi

Una delle proposte della Lega Nord, che ha già visto bocciare la proposta referendaria per l'abolizione della riforma pensioni Fornero dalla stessa Consulta che adesso ha bloccato l'adeguamento delle pensioni previsto dal Governo Monti con il decreto salva Italia, prevede l'accesso al pensionamento "almeno a 58 anni di età - viene spiegato oggi dal parlamentare del Carroccio Roberto Simonetti - con 42 anni di contributi previdenziali pagati". Oppure, l'altra proposta su cui insistono i parlamentari leghisti, è quella che prevede la cosiddetta soluzione Quota 100 per la pensione anticipata, quindi in pensione "a 65 anni di età", come requisito minimo anagrafico, ma "con almeno 35 anni di contributi versati", come requisito contributivo.

Queste le due proposte di legge su cui insiste la Lega Nord di Matteo Salvini per mandare in pensione la legge Fornero. "Siamo per la completa cancellazione della legge Fornero" ha sottolineato oggi il deputato leghista, "ma siamo pronti - ha aggiunto - a sfidare il Partito democratico su quota 100". Si tratta di una proposta "flessibile" che "garantisce libertà adeguata"ai lavoratori sulla scelta per l'uscita dal lavoro in base all'età e ai contributi.

Sentenza Corte Costituzionale su legge Fornero, le critiche di politici ed economisti

Intanto, a criticare il verdetto dei giudici della Corte Costituzionale arriva oggi la vice presidente del Senato della Repubblica Linda Lanzillotta, del Partito democratico, secondo la quale la decisione sulle pensioni "non bilancia sufficientemente - ha detto oggi in un'intervista al Corriere della Sera - il principio dell'equità con quello, sancito dalla Costituzione, sui vincoli di bilancio".

Perplesso pure l'economista esperto di mercato lavoro e sistemi previdenziali, Riccardo Puglisi, vicinissimo al movimento Italia Unica di Corrado Passera, che oggi, in un'intervista pubblicata oggi su Il Foglio di Giuliano Ferrara, critica la sentenza della Corte Costituzionale sul blocco biennale delle rivalutazioni per le pensioni superiori a tre volte il minimo Inps. La decisione per l'economista si configura come "l'apoteosi dei diritti acquisiti".