Ultime notizie sulle Pensioni: illegittimo il blocco della rivalutazione delle pensioni nella Legge Fornero, rimborsi in arrivo - Anche se non si tratta certo di una riforma delle pensioni, il governo Renzi ha già i polsi che tremano dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo lo stop dell'adeguamento delle pensioni per gli anni 2012/13 se superiori a tre volte il minimo INPS, norma contenuta nella contestatissima e ormai chiaramente fallimentare Legge Fornero. Ora l'esecutivo dovrà infatti trovare i soldi perchè i 6 milioni di pensionati dovranno avere un rimborso che, a conti fatti, dovrebbe essere da almeno 1500 euro: siccome il totale è tra i 5 ed i 10 miliardi di euro, la tenuta dei conti pubblici è a rischio, come è a rischio il famoso "tesoretto", anzi diciamo pure che stando così le cose è proprio andato a farsi benedire.
Rimborso ai pensionati, il calcolo delle somme
Non si può ancora dire con certezza la cifra esatta, ma grosso modo sono già state fatte delle stime da vari analisti che, prendendo come dati l'inflazione negli anni 2012 e 2013, hanno calcolato il range del totale che il governo Renzi dovrà sborsare e il rimborso minimo per sei milioni di pensionati che hanno subito il blocco della perequazione della pensione.
L'inflazione media nell'anno 2012 è stata del 2,7% mentre nell'anno 2013 è stata del 3%: applicando quindi questi numeri ad una pensione di 1500 euro al mese, cioè poco sopra il triplo della pensione minima -soglia a cui appunto è stata applicata la norma della Legge Fornero dichiarata incostituzionale dalla Suprema Corte, anche se sono state bloccate pensioni da meno di 1300 euro mensili- si ottiene un rimborso da circa 60 euro al mese, che per le 13 mensilità fanno poco meno di 800 euro all'anno e quindi 1500 euro circa per i due anni di applicazione della norma.
Ed è il rimborso minimo perchè chiaramente più l'assegno pensionistico è alto e maggiore è la cifra totale.
La Legge Fornero si dimostra una riforma delle pensioni sbagliata e foriera di gravi problemi: non solo ha aumentato all'improvviso l'età anagrafica e contributiva per le pensioni di vecchiaia e anticipata, non solo ha impegnano i governi successivi con un sacco di soldi per le salvaguardie per gli esodati, categorie di lavoratori dismessi a pochi anni dal raggiungimento del traguardo per la pensione, ora viene fuori che uno dei pochissimi vantaggi concreti che aveva portato, cioè alcuni miliardi di euro risparmiati bloccando la perequazione alle pensioni più alte (insomma, più alte...
se 1300 euro al mese è una pensione d'oro...), è basato sulla violazione di un diritto sancito dalla Costituzione e quindi ci sono altri miliardi di euro da tirare fuori quasi subito!
Appare quindi chiaro che i conti pubblici sono ancora una volta sotto attacco e che il governo Renzi non potrà usare il famoso tesoretto congelato per l'autunno, quando si pensava di usarlo per interventi mirati come ad esempio la settima salvaguardia per gli esodati o il reddito minimo garantito.
Potrebbe anche essere, e qui facciamo gli scongiuri, che il governo dovrà ridurre le detrazioni fiscali ancor di più rispetto a quello che è già in programma per il 2016.
Grazie Mario Monti, grazie Elsa Fornero! Per "salvare l'Italia" nel 2011 l'avete messa nella ... ehm, continuate voi... negli anni successivi!