Oltre al tema della pensione anticipata nei pensieri del governo, c'è il rispetto della sentenza della Consulta e il rispetto dell'equilibrio di bilancio. Questi i punti cardini su cui il governo pare voglia muoversi, questi le tagliole attraverso le quali dovrà districarsi per dare pratica attuazione alle indicazioni della Consulta, circa i rimborsi dovuti ai pensionati per effetto del blocco della indicizzazione stabilito dalla legge Fornero del dicembre 2011.

Ma come il governo potrà e vorrà districarsi in una materia così delicata per i rimborsi dovuti ai pensionati?

La soluzione più praticabile pare proprio debba essere quella del rimborso a due tappe, sia per andare incontro alle indicazioni della sentenza dell'Alta Corte sia per non sforare nel patto di stabilità. La questione potrebbe essere trovata nel consiglio dei Ministri di lunedì prossimo 18 maggio. In quella sede il governo potrebbe decidere di restituire solo una parte della indicizzazione relativa agli anni 2012 e 2013 con un criterio di progressività basato sull'ammontare del vitalizio mensile. Il rimborso dovrebbe riferirsi ad uno solo dei due anni al fine di ridurre al minimo l'impatto sui conti pubblici. La rimanente parte potrebbe essere determinata con un nuovo ricalcolo delle indicizzazioni relative agli anni 2014 e 2015.

La voce del governo sui rimborsi ai pensionati

Il governo ha chiarito la propria posizione con due suoi autorevoli esponenti: il viceministro all'economia Enrico Morando che ha dichiarato che il governo farà "presto e bene" seguendo le indicazioni della Corte provvedendo a risolvere i nodi legati alle illegittimità riscontrate nella legge Fornero e precisamente circa la temporaneità, perché due anni di blocco si sono dimostrati troppi e la mancata progressività.

Il governo, sempre per bocca del viceministro, pertanto non sarà tenuto a restituire a tutti tutto ciò che è stato bloccato che è il concetto già anticipato dal ministro dell’Economia Padoan. Anche il ministro Poletti ha dichiarato nel question time di ieri alla Camera che il governo agirà in base a principi di equità.

Anche Tito Boeri concorda con il principio dell'equità

A dar manforte alle possibili scelte del governo del premier Renzi, interviene anche il presidente dell'Inps Tito Boeri che si dichiara favorevole ad iniziative circa i rimborsi che tengano conto dell'equità tra chi ha di meno e dovrà avere di più e chi ha più e dovrà avere meno.

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