Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi continua la propria battaglia sull'argomento Scuola, insistendo sui benefici della nuova riforma e, soprattutto, sfoderando tutta la propria soddisfazione per il fatto che, finalmente, l'istruzione è tornata protagonista nel nostro Paese, perchè non si parla d'altro che di scuola in queste ultime settimane. 
Il premier sa benissimo, però, che l'argomento scuola è strettamente collegato con quello politico e non può permettersi dei passi falsi a pochi giorni dal voto delle elezioni regionali: ecco perchè occorre procedere con cautela e con saggezza, valutando, giorno per giorno, gli scenari che si vengono a creare. 
Il minacciato blocco degli scrutini, a questo proposito, non sembra far troppo paura al capo del governo. Abbiamo già parlato, in un nostro precedente articolo di come Renzi non si stia preoccupando più di tanto dei voti persi tra gli insegnanti con la loro forte mobilitazione al grido di 'Noi non votiamo più il PD': piuttosto il premier sta pensando a come salvaguardare e, semmai, a rinforzare il proprio elettorato basato sulle famiglie con figli che vanno a scuola che mal 'digerirebbero' una protesta che abbia come oggetto gli scrutini. 

Sindacati si dividono sul tema scrutini e Renzi sorride

Matteo Renzi, a questo proposito, fa leva anche sul fatto che i sindacati, sull'argomento scrutini, rischiano di 'spaccarsi'. Infatti, puntualmente, la leader della Cisl, Anna Maria Furlan, ha già fatto capire che il suo sindacato è intenzionato a fare dietrofront di fronte ad un eventuale inasprimento delle forze sociali di fronte a questo tema: 'Il blocco degli scrutini - ha affermato la Furlan - creerebbe solo disagi alle famiglie e ai ragazzi'. E Renzi sorride, perchè se, qualche settimana fa, la compattezza dei sindacati nel dire 'no' alla riforma della Buona Scuola, poteva destare una certa preoccupazione, ora le cose potrebbero cambiare a tutto suo vantaggio.

Nessun voto di fiducia alla Camera, Renzi ostenta sicurezza: 'La riforma passerà'

Il presidente del Consiglio sa di 'giocarsi' molto con l'argomento scuola ed ecco perchè, pur ammettendo i propri errori in merito alla comunicazione sulla Buona Scuola, punta il dito contro sindacati ed insegnanti, difendendo la posizione degli studenti e delle loro famiglie: 'Quando si chiede ai ragazzi di boicottare i test Invalsi oppure si arriva a minacciare il blocco degli scrutini - ha detto Matteo Renzi - non si sta aiutando né la scuola né gli stessi ragazzi.'
Nemmeno a livello politico, il premier teme la propria caduta, in quanto ha già dichiarato che, almeno alla Camera, non verrà richiesto il voto di fiducia. Insomma, il Presidente del Consiglio è certo che, alla fine, la Riforma passerà, nonostante i 'cecchini' della minoranza PD puntino a destabilizzare la sua leadership.