Abbiamo parlato questa mattina delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in merito alla riforma della Scuola ed, in particolare, a quanto affermato ieri mattina nel corso del suo intervento presso la redazione del giornale 'Repubblica'. Ci siamo soffermati, in particolare, su una frase emblematica, pronunciata dal premier, e cioè quella riguardante il fatto che la scuola non appartenga nè al governo, nè ai sindacati ma alle famiglie. L'articolo ha sollevato diverse discussioni sui vari gruppi social, proprio perchè si metteva in relazione l'importanza del ruolo delle famiglie quale 'ago della bilancia' dell'attuale contrasto tra le forze politiche e i docenti, insieme alle forze sindacali. 

Simona Malpezzi, PD: la priorità spetta agli studenti e alle famiglie

A conferma di ciò, giungono le singolari dichiarazioni dell'onorevole Simona Malpezzi, deputata del Partito Democratico che ha voluto commentare l'intenzione delle forze sociali di bloccare i prossimi scrutini. A proposito, l'esponente Pd afferma che si tratta di un atteggiamento da irresponsabili, che dimostra così di voler rinunciare al dialogo: in questo modo, afferma la Malpezzi, si potrebbe pensare che esistano dei condizionamenti e pregiudizi ideologici. Il passaggio più interessante delle dichiarazioni dell'onorevole del Partito Democratico è quando si fa riferimento al fatto che a pagare sarebbero i ragazzi con le loro famiglie: gli insegnanti, ha continuato Simona Malpezzi, sanno che le proteste non dovrebbero essere volte a penalizzare i loro studenti. Ciò che ha intenzione di fare il governo, secondo la deputata PD, è invece quello di continuare a discutere la riforma della Scuola, senza alcuna preclusione.

Elena Centemero, FI: al centro della scuola famiglie e studenti

Dello stesso avviso anche l'onorevole Elena Centemero di Forza Italia che ha dichiarato che bloccare gli scrutini sarebbe un fatto gravissimo, così come è stato grave boicottare i test Invalsi, giudicati come un importante strumento per valutare il livello di apprendimento degli studenti. Facciamo attenzione anche alle parole dell'onorevole Centemero che ha ribadito come al centro della scuola ci siano gli studenti e le loro famiglie e come non sia giusto che siano loro a rimetterci in battaglie che, molte volte, hanno lo scopo di mantenere il proprio status quo. Insomma, pare evidente come le forze politiche, in generale, siano unite nel condannare le proteste dei docenti: uno scenario non certo ottimistico in vista della votazione della riforma della scuola che avverrà entro martedì prossimo.