Prosegue la situazione di stallo in Grecia, mentre il Premier Alexis Tsipras ha deciso di abbandonare ogni tavolo di trattativa per ripudiare le proposte di accordo giunte dai creditori stranieri. Il Presidente del Consiglio ellenico ha scelto di giocare una carta inattesa demandando la responsabilità di ogni nuova decisione alla popolazione, che sarà consultata il prossimo 5 luglio tramite un referendum. Al vaglio dei cittadini vi saranno le proposte di accordo e le relative misure di contenimento dei costi, che dovrebbero servire a rimettere in ordine i conti pubblici e a rendere finalmente sostenibile il debito nel medio e lungo termine.

Ma lo stop alle trattative sta di fatto creando una situazione difficile per la popolazione, visto che la Banca Centrale del Paese ha deciso di imporre delle misure restrittive e di contenimento alla circolazione dei capitali, al fine di preservare il sistema creditizio. La corsa ai bancomat dei  cittadini greci ha di fatto provocato una settimana di chiusura delle banche, che riapriranno esclusivamente per i pensionati nella giornata di domani, al fine di consentire il versamento le mensilità previdenziali. 

Tema delle pensioni e del lavoro al centro delle discussioni, dalla Commissione Ue nessun altolà ai pensionati

Proprio sui pensionati si starebbe giocando una delle battaglie più importanti, tanto che la questione potrebbe avere un peso preponderante sull'effettivo esito del prossimo referendum e su di un possibile accordo con i creditori.

Nel corso della giornata di ieri diversi esponenti delle istituzioni internazionali hanno confermato la loro apertura a nuove concessioni nel caso la popolazione greca manifestasse la volontà di restare all'interno dell'Unione, ma sulla vicenda sono arrivate anche nuove dichiarazioni da parte del Presidente della Commissione UE.

"Devo chiarire alcuni punti del piano: non ci sono tagli alle retribuzioni, non era un'opzione mai messa sul tavolo" spiega Jean Claude Juncker, così com'è stato riportato dall'Agenzia d'informazione Ansa. "Nessun taglio alle pensioni, abbiamo proposto solo di modernizzare la griglia salariale del pubblico" ha evidenziato il rappresentante delle istituzioni comunitarie, rispondendo in questo modo a chi accusava gli organismi internazionali di voler applicare una "stupida austerità".

Sta di fatto che i pensionati sembrano poter diventare un importante ago della bilancia nell'attuale discussione sulla permanenza della Grecia all'interno dell'Unione Europea.

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