Manca il giudizio di costituzionalità che la Commissione Affari Costituzionali ha rifiutato di accordare, non c'è il parere della Commissione Bilancio e anche in Commissione Istruzione Renzi potrebbe andare sotto: stiamo parlando del DDL Scuola 2015, con le ultime news aggiornate ad oggi 17 giugno a non pendere per niente dalla parte del premier in carica. La riforma dell'istruzione appare sempre più a rischio e cosa ancor più grave potrebbe saltare anche il piano di assunzione dei precari che in teoria dovrebbero ricevere delle nuove cariche a partire dal settembre di quest'anno.
Allo stato attuale Renzi si trova 'impantanato' nelle sabbie delle Commissioni Parlamentari chiamate a dare un giudizio sul testo prodotto dal governo: in quasi nessuna il premier ha la maggioranza, con il voto della Commissione Bilancio che potrebbe abbattersi come una scure sui sogni dell'ex sindaco di Firenze. Si perché un no della Ragioneria di Stato si rivelerebbe più che letale.
Novità e ultime news DDL Scuola 2015 aggiornate ad oggi 17 giugno: assunzioni precari a rischio, Renzi deve fare un passo indietro
L'impressione ad oggi è che Renzi debba fare un passo indietro se vuole davvero avere speranze di vedere un DDL Scuola 2015 tramutato in legge. Le ultime notizie sul DDL e sulla riforma della Scuola 2015 aggiornate ad oggi 17 giugno si concentrano infatti sull'ostinato atteggiamento del Premier che continua a dire no ad una separazione tra riforma stessa e piano di assunzione dei precari. E' di fondamentale importanza che si inizi ad affrontare con decisione e fermezza la questione del precariato della scuola, ecco che separare le due questioni - la riforma rimarrebbe sotto il 'controllo' politico mentre il programma di assunzioni potrebbe essere demandato al MIUR - restituirebbe maggiore serenità a tutto l'ambiente. Non è ipotizzabile di fatto rinviare l'immissione in ruolo di decine di migliaia di insegnanti perché non si è arrivati ad un accordo politico. E mentre ci si augura che Renzi faccia un passo indietro l'iter di valutazione del suo decreto prosegue con più di un intoppo: si resta in attesa sia del voto in Commissione Bilancio che di quello in Commissione Istruzione dove l'opposizione interna mossa da Mineo e Tocci potrebbe rivelarsi decisiva.Il Premier a questo punto dovrebbe mostrarsi politicamente intelligente anche e soprattutto perché la riforma della Scuola sta costando parecchi voti. 'Ne abbiamo persi almeno 1 milione' ha tuonato al riguardo il governatore della Puglia Michele Emiliano commentando i risultati delle comunali. 'In uno scenario di forte astensionismo che vale comunque per tutti i partiti, il Partito Democratico ha pagato dazio sulla Scuola - ha sottolineato Emiliano - tutto quel mondo ha indetto una campagna contro di noi e abbiamo pagato'. A testimonianza di un trend poco felice anche le ultime rilevazioni statistiche che danno il PD sempre più in difficoltà. A questo punto vorremmo coinvolgervi chiedendovi un parere sulla riforma messa a punto da Renzi. Vi convince? Come giudicate il testo? Fateci avere la vostra idea commentando l'articolo qui sotto!