Riforma della Scuola, si cambia ancora. Quali saranno le modifiche che saranno inserite nel testo che andrà in approvazione martedì prossimo in Senato? E' il quotidiano 'IlSole24Ore' ad anticipare le novità, novità anche di quelle importanti e degne di nota, a cominciare da quella sui presidi: nei giorni scorsi si era parlato di un possibile mandato 'a termine' per i dirigenti scolastici (un 3+3 nello stesso Istituto) ma sembra che tale ipotesi verrà accantonata.
Le novità, invece, dovrebbero riguardare, soprattutto, i criteri per la loro valutazione: la 'pagella' dei dirigenti scolastici riguarderà l'efficacia e l'efficienza della loro azione dirigenziale; verranno tenuti in alta considerazione la valorizzazione dell'istituto, il miglioramento degli esiti formativi e la lotta contro la dispersione scolastica.
Buona Scuola e merito docenti: solo insegnanti nel comitato di valutazione?
Punto riguardante la valutazione dei docenti. Il comitato di valutazione, quello cioè che si occuperà dei criteri per l'assegnazione dei premi di merito dovrebbe essere composto dai soli insegnanti (niente più rappresentanti di studenti o genitori).
Il sistema di valutazione, inoltre, entrerebbe in vigore in fase sperimentale per i primi tre anni (dal 2016 al 2019): tutto ciò permetterebbe al Miur di ottenere un quadro uniforme per il giudizio complessivo dei docenti italiani.
Scuola e piano assunzioni precari: novità per TFA e PAS, immissioni in ruolo per 'tappe'?
Veniamo al punto riguardante le assunzioni ed in particolar modo al destino (tanto contestato) dei docenti abilitati con TFA e con PAS: il governo avrebbe pronto per loro un canale preferenziale di stabilizzazione nel prossimo concorso 2016 da 60.000 posti (con bando in uscita nel prossimo mese di ottobre).
Resta da stabilire il criterio nella 'preferenza': potrebbe venir loro 'riservato' loro il 50% dei posti oppure potrebbero avvalersi di punteggi aggiuntivi.
Per quanto riguarda, più strettamente, il maxi-piano assunzionale da 100.701 posti, sempre secondo quanto enunciato da 'IlSole24Ore', il governo potrebbe decidere di procedere 'per tappe', visti i tempi ristretti per far passare a ruolo tutti i precari a partire dal prossimo 1 settembre.
In questo caso, l'ipotesi è quella di inserire nel disegno di legge una specie di 'clausola di salvaguardia' per dare la possibilità al ministero dell’Istruzione di stabilizzare, magari in tranche, l'intero numero di docenti nel corso dell’anno scolastico 2015-2016: per tutti coloro che non passerebbero subito di ruolo a settembre, sarebbe riservata la 'nomina giuridica' per salvaguardare la sua posizione soprattutto ai fini pensionistici e della ricostruzione di carriera.
In ogni caso, il contratto a tempo indeterminato, dal punto di vista economico, partirebbe solo a partire da settembre 2016.