Tagli alle Pensioni in arrivo, altro che! Il governo Renzi avanza spedito sulla riforma delle pensioni e tra i temi principali c'è la pensione anticipata con penalità, che ormai è stata rinominata flessibilità in uscita. Consentire il prepensionamento con alcuni anni d'anticipo accettando una riduzione dell'assegno è una "novità" che ci viene presentata come una concessione ai lavoratori / alle lavoratrici, un premio per aver lavorato tanto e iniziato presto, un modo per dare spazio ai giovani... sì ok tutto bello, ma i numeri veri quali sono? Cosa riserverà "ai giovani" il futuro?

Come saranno le pensioni nei prossimi anni e decenni? In questo articolo, basato sui numeri forniti dalla Ragioneria di Stato, dai vari Ministeri e dalla UIL, facciamo alcune stime e previsioni per capire quale sia la portata degli interventi allo studio, necessari o meno che siano. A fine articolo non potrete che dare ragione a Beppe Grillo che ha messo in guardia sui tagli alle pensioni che il governo Renzi ha in mente.

Pensione anticipata 4 anni prima, la proposta di Damiano: penalità di una mensilità all'anno

Abbiamo già illustrato il grosso della proposta di Cesare Damiano (e Pierpaolo Barretta) sulla pensione flessibile con penalità o senza per i precoci, qui precisiamo ulteriormente che il governo, ufficialmente per favorire la "staffetta generazionale", sta prendendo in considerazione la versione per la pensione anticipata fino a 4 anni prima, con la perdita di una mensilità all'anno.

Come già abbiamo scritto nell'articolo Flessibilità in uscita, addio tredicesima? sembra che questa sia proprio la preferenza del governo Renzi: secondo le stime del Centro Studi della UIL, la Quota 97 (il minimo per andare in pensione con 62 anni di età e 35 di contributi) farebbe perdere il 2% per ogni anno di anticipo, quindi fino all'8% del totale annuo.

Da notare che potrebbe invece esserci un bonus del 2% all'anno, per ogni anno, se sinvece i resta al lavoro fino a 70 anni... Alla faccia del "facciamo largo ai giovani".

Penalità per pensione anticipata, ricalcolo della pensione col contributivo: le peggiori ipotesi allo studio del governo

Queste le stime attuali, peccato che lo stesso Pierpaolo Barretta, sottosegretario all'Economia dell'attuale esecutivo, ha dichiarato che la penalità potrebbe salire al 3% per ogni anno di anticipo: per quattro anni è il 12%, già i numeri iniziano a farsi preoccupanti.

Metteteci allora anche il ricalcolo col contributivo di tutta la pensione, non solo per la parte relativa all'anticipo, ipotesi fatta dal ministro Poletti e che porterebbe ad un taglio di ben il 30% della pensione, e capite in che situazione potremmo trovarci da qui a pochi anni!

Qualche numero per rendersi conto meglio:

  • stipendio da 30mila euro all'anno, in pensione di vecchiaia nel 2020: 1660 euro al mese
  • in pensione anticipata nel 2016, quindi penalità del 2%x4: assegno di 1527 euro al mese, 133 euro in meno all'anno
  • se la penalità fosse del 3% all'anno, allora andando in pensione anticipata nel 2015 si perderebbero 199 euro all'anno, quindi l'assegno mensile sarebbe di 1328 euro
  • se la penalità fosse del 30% perchè la pensione ricalcolata interamente col contributivo, si perderebbero quasi 10mila euro all'anno!

Le pensioni future: per i giovani si prospettano tempi difficili

In realtà non spaventatevi perchè non sembra proprio possibile che un simile ricalcolo col contributivo possa venire applicato in tale maniera nè tanto meno da subito, questa è solo un'ipotesi basata su alcune dichiarazioni estrapolate da vari discorsi e riportata come esempio numerico anche da La Stampa.

Il passaggio al contributivo sembra che interesserà chi ora ha dai 50 anni in giù e potrà andare in pensione a partire dal 2030: della serie "ci aspettano tempi bui, molto bui" (sì, in questo caso spaventatevi).