La strada della riforma pensioni Renzi per il 2015 sembra essere già segnata, eppure segnali e proposte arrivano da molti attori istituzionali e da molte personalità politiche interne ed esterne al governo Renzi. La linea che sembra essere già segnata è quella voluta dal neopresidente dell'Inps, Tito Boeri, di partire, in vista della flessibilità in uscita, da un passaggio al contributivo puro: il governo Renzi sembra muoversi in quella direzione, dal momento che lo chiede anche l'Europa che non accetterebbe un aumento della spesa sociale per la previdenza.
Le ultime notizie riguardano gli ultimi interventi dell'Ancot, l'Associazione Nazionale Consulenti Tributari, che lancia una proposta per certi versi simile a quella di Cesare Damiano ma che prevedrebbe comunque il contributivo, e dello stesso Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, che si dice molto scoraggiato per l'andamento che stanno prendendo le discussioni.
Ultime notizie riforma pensioni Renzi 2015: Ancot e Damiano
Le ultime notizie sul tema della riforma pensioni Renzi per il 2015 riguardano una tavola rotonda che si è tenuta nel contesto del "Festival del lavoro" di Palermo. Importante l'intervento dell'Ancot anche per segnala un'ambiguità che sta attraversando in pieno il governo Renzi, spaccato sulla strategia di riforma della legge Fornero.
Le proposte dell'Associazione sono molto semplici e in effetti sono cinque e ben diverse tra loro: 1) possibilità di ottenimento della pensione mediante un sistema di 35 anni di contributi e un'uscita tra i 62 e i 70 anni di età con penalizzazioni (l'entità in percentuale però non è stata segnalata); 2) part-time progressivo in vista del turnover generazionale; 3) un sistema di quote da studiare con attenzione e senza penalizzazioni; 4) il calcolo mediante il contributivo, senza specificare se pieno oppure no; 5) nuove opzioni donne con contributivo e bonus per i figli.
Nel medesimo contesto è intervenuto anche il solito Cesare Damiano, che molti vorrebbero fuori dal PD soprattutto dopo gli scontri connessi al ddl sulla "Buona scuola". Anche il Presidente della Commissione Lavoro è intervenuto sul tema della riforma Pensioni Renzi per il 2015 e ha sottolineato la sua amarezza per il fatto che il governo e l'Inps stia spingendo verso il contributivo pieno.
Le ultime notizie e riflessioni di Damiano rivelano come si tratterebbe di veri e propri "tagli" alle pensioni di circa il 30% rispetto agli ultimi redditi da lavoro annui e si andrebbe incontro ad una nuova emergenza sociale. La sua proposta resta la stessa, anche se bocciata dall'Europa e dal governo Renzi: la Quota 97 con penalizzazioni al massimo dell'8%.
È tutto con le ultime notizie sulla riforma pensioni 2015 del governo Renzi. Per continuare a ricevere aggiornamenti sulla materia previdenziale, il suggerimento è cliccare su "Segui" in alto sopra il titolo dell'articolo.